Catania, arrestato uno spacciatore e un taccheggiatore

La Polizia di Stato ha arrestato, il pluripregiudicato catanese TURCHETTI Rosario (classe ’67) per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, in atto sottoposto alla misura di sicurezza della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.

Nella serata di ieri, gli agenti delle volanti durante i servizi disposti dal Questore Alberto Francini volti ad infrenare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, all’interno del quartiere di Librino, tramite il fiuto dei cani “Vite” e “Maui”, condotti dai poliziotti della Squadra Cinofili, a seguito dell’accurata ispezione di uno stabile sito in viale Moncada rinvenivano e sequestravano a carico di ignoti una busta contenente 130 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana occultata su un terrazzo, e ulteriori 210 grammi della medesima sostanza nascosti all’interno del vano ascensore.

Nel prosieguo dell’ispezione i cani “Maui” e “Vite” si indirizzavano insistentemente verso la porta di casa dell’abitazione del TURCHETTI; pertanto, veniva effettuata un’approfondita perquisizione a seguito della quale si rinveniva, occultata nell’intercapedine di una finestra, una busta contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana del peso di 110 grammi, oltre a materiale per il confezionamento delle singole dosi.

Quindi, il TURCHETTI veniva tratto in arresto e, su disposizione del P.M. di turno, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del giudizio di convalida.

 

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Nella stessa serata, medesimo personale di Polizia delle volanti ha arrestato il catanese PIAZZA Alessandro Mario (classe ’69) per il reato di furto aggravato.

Nello specifico, il PIAZZA, dopo aver rotto con un cacciavite l’antitaccheggio, aveva asportato da un negozio di elettronica del centro commerciale “Porte di Catania” un videogioco del valore di 70 euro, ma subito, era stato inseguito e bloccato dal responsabile della sicurezza.

La Volante dopo pochi minuti giungeva sul posto e, dopo aver accertato quanto accaduto, traeva in arresto il taccheggiatore che, su disposizione del P.M. di turno, veniva sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del giudizio di convalida.

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