Catania, arrestato 28 enne per atti persecutori

Nella giornata di ieri, personale del Commissariato Borgo Ognina ha arrestato un giovane di anni 28 per il reato di atti persecutori, danneggiamento aggravato e violazione di domicilio nei riguardi dell’ex fidanzata.

Dalle 3 denunce presentate dalla vittima e, a seguito di attività investigativa, è emerso che dopo 18 mesi di relazione sentimentale, conclusasi diversi mesi addietro a causa dei comportamenti aggressivi del compagno, l’uomo non si è rassegnato alla conclusione del rapporto iniziando a disturbare in modo ossessivo la giovane donna con continue telefonate, recandosi non solo presso  i luoghi da lei frequentati ma anche presso la sua abitazione, la sede di lavoro e l’abitazione dei suoi amici.

Non solo, in modo fraudolento, ha controllato la vita privata della vittima grazie all’accesso abusivo effettuato nei suoi account essendo in possesso della password di accesso della donna e, fatto grave, che si è anche impossessato dell’elenco dei tabulati telefonici al fine di spiarla.

Il malfattore, che ha ammesso le sue responsabilità, ha anche danneggiato l’autovettura della vittima e, nella mattina di ieri, senza autorizzazione, è entrato nel garage della vittima riponendovi un paio di scarpe di quest’ultima lasciando il segno della sua presenza, ciò ha turbato molto la ragazza che ha immediatamente chiesto aiuto alla Polizia di Stato.

Infine, nel pomeriggio di ieri, mentre la donna si trovava presso un noto bar in zona Piazza Europa, l’uomo, dopo un’ossessiva osservazione, si è diretto in modo agitato verso la stessa sedendosi nel suo tavolo ma, visto lo stato di nervosismo mostrato e il dissenso della donna, i poliziotti, in appostamento a tutela della vittima, sono intervenuti e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, lo stesso è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

 

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Ancora, nei giorni scorsi, un uomo è stato indagato per il reato di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia nei confronti di una familiare.

Nello specifico, una donna si è presentata presso un locale pronto soccorso dichiarando di essere vittima di maltrattamenti da parte di un prossimo congiunto riportando nella circostanza lesioni guaribili in giorni 7; la vittima ha anche individuato i motivi del conflitto nella ripartizione del patrimonio di famiglia proveniente dall’asse ereditario.

A seguito di immediata attività investigativa, è emerso che detto congiunto ha tenuto comportamenti di disturbo anche nei confronti di altro familiare e ciò sempre al fine di imporre la sua posizione “dominante” in materia di ripartizione eredità.

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