Caltagirone, violenza di genere: firmato protocollo intesa al comune, presenti anche familiari di Patrizia Formica

Oggi ricorre il secondo anniversario dalla scomparsa di Patrizia Formica, vittima di femminicidio per mano del suo compagno Salvatore Pirronello.

Una data significativa che sigilla l’importanza del protocollo d’intesa firmato oggi pomeriggio al municipio di Caltagirone dal sindaco Gino Ioppolo, dalle autorità giudiziarie, sanitarie e religiose, dai rappresentanti delle forze dell’ordine, dei sindacati e delle diverse realtà associative e del volontariato impegnate nel settore, il protocollo per la costituzione di una Rete territoriale per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere.

Essa si propone il coordinamento fra istituzioni, magistratura, forze dell’ordine, servizi, soggetti del privato sociale e organizzazioni di volontariato del territorio e mira, fra l’altro, «a condividere procedure per rafforzare percorsi di tutela socio – sanitaria e assistenziale nei confronti delle vittime e per diminuire i tempi dell’accoglienza e della presa in carico».

La stipula dell’intesa scaturisce dalla riunione del tavolo tecnico di studio, di approfondimento, progettazione e realizzazione di strategie di intervento per prevenire e fronteggiare i comportamenti violenti nei confronti delle donne e promuovere il sostegno alle vittime, svoltasi lo scorso 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della Donna.

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«La creazione della Rete – sottolinea Ioppolo – potrà contribuire a mettere in campo strategie di intervento efficaci e condivise per fronteggiare questo grave fenomeno».

«Grazie a questo protocollo, ripromettiamo di lavorare in maniera sinergica con le istituzioni e tutte le realtà che si occupano di queste problematiche scaturite da situazioni di disagio sociale, culturale, economico che non si possono affrontare in maniera isolata. – afferma l’assessore comunale al Welfare, Concetta Mancuso – E dunque avvieremo una serie di interventi di prevenzione e formazione all’interno delle scuole, con i genitori, e attraverso convegni e seminari in modo da poter sensibilizzare l’opinione pubblica.

Ovviamente ci adoperiamo anche per contrastare efficacemente questi fenomeni per aiutare le donne e i minori vittime di maltrattamenti a venire fuori da queste situazioni».

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