Caltagirone, il tribunale dichiara illegittimo il licenziamento di un vigilante: reintegrato al lavoro

Il giudice del Tribunale di Caltagirone ha dichiarato illegittimo il licenziamento di un vigilante.

Lo comunica la Filcams Cgil di Catania, che assieme a uno dei lavoratori licenziati ingiustamente dall’istituto di vigilanza “La Sicurezza” nei passaggi di società, assistiti dall’ufficio legale del sindacato rappresentato dall’avvocato Vito Fava, ha proceduto all’impugnazione per l’illegittimità del licenziamento, chiedendo l’applicazione dell’art.18 della legge 300/70 (Statuto dei Lavoratori) con il relativo reintegro e il pagamento dell’indennità risarcitoria.

“La Sicurezza” è coinvolta in procedimenti giudiziari e dalla Prefettura di Catania ha subito la revoca della licenza in tutto il territorio siciliano che ha coinvolto 483 lavoratrici e lavoratori in diversi appalti come quello dell’Arnas Garibaldi, FCE e Anas, assieme a una procedura di cessione di ramo aziendale contestata dalla Filcams Cgil di Catania che prevedeva il passaggio dei lavoratori in deroga alle procedure di legge.

Con la sentenza del Tribunale di Caltagirone n.3865/18 del 20/12/2018 il Giudice ha accolto totalmente le richieste avanzata dichiarando illegittimo il licenziamento, definendolo altresì  “pretestuoso” e ordinando la reintegra dei lavoratori alla cessionaria Etna Police e condannando in solido l’istituto “La Sicurezza” al pagamento di un’indennità economica che parta dal giorno stesso del licenziamento.

Dichiarano il segretario provinciale della Filcams Cgil di Catania, Davide Foti e la segretaria provinciale Filcams Cgil Catania Concetta La Rosa: “Si tratta di una grandissima vittoria sia legale che sindacale, che ripristina la giustizia sociale ed etica facendo salvo il diritto al lavoro saccendo ancora una volta che l’art.18 dello Statuto dei lavoratori. L’articolo 18 non è una norma ideologica e conservativa ma una tutela civile del sacrosanto diritto al lavoro e a lavorare dignitosamente. Questa vittoria deve fare indietreggiare chi usa impropriamente e illegalmente il potere aziendale per sottomettere il lavoratori agendo attraverso lo strumento del licenziamento. Questa vertenza dell’Istituto “La Sicurezza” che ha mietuto decine di vittime, tutto a causa del mancato controllo delle committenti e delle istituzioni, insegna che le regole e le leggi a tutela dei lavoratori devono essere garantite e non smantellate come purtroppo la politica degli ultimi anni ha fatto. La Filcams Cgil sin dall’inizio era convinta che tutta questa procedura strumentale messa in atto dalle aziende “La Sicurezza” e Etna Police attraverso conciliazioni tombali che se non firmate dai lavoratori traguardassero al licenziamento dello stesso ci ha dato ragione e sarà di aiuto a tutti i lavoratori lesi del diritto al passaggio in caso di cessione di ramo d’azienda e al lavoro. Continueremo sulla strada della coerenza e della legalità”.

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