Caltagirone, sulle trivellazioni nel Val di Noto c’è indecisione

Caltagirone, sulle trivellazioni nel Val di Noto c’è indecisione: ieri il Consiglio ha votato “no” sulla mozione e adesso che si fa?

Caltagirone. Il Consiglio comunale, nel corso della seduta di ieri sera, ha detto “no” (5 voti favorevoli e 6 astenuti) alla mozione presentata dall’opposizione – primo firmatario Vincenzo Di Stefano – riguardante le iniziative da assumere contro le trivellazioni petrolifere nel Val di Noto e l’autorizzazione della Regione siciliana alla società Panther Eureka (oggi Maurel et Prom Srl) ad effettuare interventi di rilievo geofisico all’interno del permesso di ricerca di idrocarburi denominato Fiume Tellaro.

Col documento, illustrato dallo stesso Di Stefano, si intendeva impegnare il sindaco e la Giunta a: «Impugnare il decreto regionale; a unirsi agli altri Comuni del Val di Noto che hanno già deciso in tal senso, per procedere alla diffida stragiudiziale agli organi competenti e, in caso di mancato o insoddisfacente riscontro ad essa, ad assumere ogni iniziativa presso l’autorità giudiziaria per l’applicazione, anche in Sicilia, della legge che sospende ogni autorizzazione di ricerca di idrocarburi su tutto il territorio nazionale; a convocare con urgenza una riunione della Consulta comunale dell’Ecologia e ad attivarsi, unendosi agli altri Comuni del Val di Noto, per dare vita a un coordinamento degli enti locali che promuova una forte e unitaria mobilitazione contro un progetto dannoso per i territori e le comunità».

Sull’argomento si sono fronteggiate due tesi. Da una parte l’Amministrazione (il vicesindaco Sergio Gruttadauria) e i consiglieri di maggioranza (Piera Iudica, Valentina Messina, Massimo Alparone a nome del proprio gruppo e Luca Distefano) che, richiamandosi alla nota con cui, lo scorso 15 ottobre, la stessa Amministrazione ha manifestato il proprio parere contrario alla ricerche «dicendo quindi chiaramente da che parte sta», si sono dichiarati d’accordo sulla “ratio” della mozione, ma hanno ritenuto le iniziative proposte in essa “scarsamente applicabili, a partire dal ricorso al Tar, per il quale non sussistono più i tempi tecnici necessari”, decidendo quindi di astenersi.

Dall’altra parte i consiglieri dell’opposizione – intervenuti sull’argomento, oltre allo stesso Vincenzo Di Stefano, anche Lara Lodato, Mario Polizzi e Simone Amato – che, nell’esprimere voto favorevole, hanno definito “tiepida” la posizione assunta dalla Giunta municipale e reclamato «una più forte e incisiva azione che passi necessariamente dall’impugnazione del decreto e dalla inequivocabile condivisione della battaglia già intrapresa dalle altre comunità interessate a difesa di un modello di sviluppo sostenibile del territorio».

Riceviamo e pubblichiamo dal comunicato stampa del Comune di Caltagirone

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