Caltagirone, sensibilizzazione sul tumore al seno: campagna Nastro Rosa Airc

Campagna Nastro Rosa Airc per sensibilizzare sul tumore al seno e ricordare l’importanza della prevenzione e del sostegno alla ricerca: sabato 1 ottobre, alle 19, il prospetto del Palazzo municipale sarà illuminato di rosa. La delegata Airc Maria Pavone: “Impegnati pure a promuovere incontri nelle scuole per informare i giovani sugli stili di vita più corretti”. Il vicesindaco Paolo Crispino: “Un contributo all’attività di informazione e prevenzione”.

Il Comune di Caltagirone aderisce alla Campagna Nastro Rosa Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro), l’iniziativa che, promossa congiuntamente dall’Anci (Associazione nazionale Comuni d’Italia) e dalla stessa Fondazione Airc, si sostanzia nell’illuminare di rosa i palazzi comunali e i monumenti più significativi dei Comuni per sensibilizzare sul tumore al seno e ricordare l’importanza della prevenzione e del sostegno alla ricerca. A Caltagirone, a illuminarsi di rosa sarà, sabato 1 ottobre, alle 19, il prospetto del Palazzo municipale.

“Alla luce dei traguardi fondamentali raggiunti, negli ultimi vent’anni, dalla ricerca nella cura del tumore al seno sottolinea la delegata della Fondazione Airc per Caltagirone e il Calatino, Maria Pavone invitiamo tutti a non fermarsi e a sostenere insieme il lavoro dei ricercatori per rendere il tumore al seno sempre più curabile. Nel nostro territorio aggiunge la delegata Airc promuoviamo anche incontri nelle scuole per informare i giovani sugli stili di vita più corretti che aiutano a prevenire i tumori.

Intanto nei prossimi giorni saranno disponibili, nelle farmacie, parafarmacie, librerie e palestre, le spillette rosa attraverso cui raccogliere fondi per la ricerca”. “Abbiamo aderito all’iniziativa dichiara il vicesindaco Paolo Crispino per dare il nostro convinto contributo al lavoro di sensibilizzazione sul tumore, in questa circostanza sul tumore al seno, in considerazione dell’importanza di un’efficace attività di informazione e prevenzione e nella consapevolezza che la ricerca, come testimoniato già dagli obiettivi già centrati (la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è stata portata dal 78% fino all’88%), rappresenta il più forte strumento a disposizione per vincere questa battaglia”.

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