Caltagirone, nella Stazione sperimentale consorziale di Granicoltura, esperti e addetti ai lavori a confronto

“Grani antichi & Salute, alleanza possibile” è il tema della giornata che, su iniziativa della Stazione sperimentale consorziale di Granicoltura col patrocinio del Comune di Caltagirone, della Simg (Società italiana di medicina generale e delle cure primarie) e dell’Unità di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’ospedale “Gravina” di Caltagirone (Asp di Catania), si terrà venerdì 7 dicembre, a partire dalle 8,30, nei locali della Stazione sperimentale di Granicoltura, nella frazione di Santo Pietro, a Caltagirone.

Dopo i saluti del sindaco Gino Ioppolo, del presidente del Cda della Stazione sperimentale di Granicoltura Giuseppe Li Volti  e di Maria Malignaggi, preside dell’Iis “Cucuzza – Euclide” di Caltagirone, che collabora all’iniziativa occupandosi dei momenti di degustazione di prodotti derivati dai grani antichi, sono previsti gli interventi dei rappresentanti del Governo regionale: il presidente Nello Musumeci e gli assessori Sebastiano Tusa, Edy Bandiera e Ruggero Razza. Seguiranno le riflessioni introduttive su “Biodiversità e salute” dell’ordinario di Genetica agraria all’Università di Perugia, Salvatore Ceccarelli, e dell’agronomo genetista Stefania Grande. Dalle 10 alle 11 la prima sessione dei lavori, dedicata al “Ruolo dei grani antichi nella salute dell’uomo”, presidente l’ordinario di Chirurgia generale dell’Università di Catania, Guido Basile, moderatore il direttore dell’Uoc di Gastroenterologia dell’ospedale di Acireale, Giovanni Magrì, con interventi del funzionario della Stazione sperimentale di Granicoltura, Sebastiano Blanciforti (“I grani antichi siciliani”) e del direttore Uoc di Medicina interna degli ospedali riuniti di Sciacca, Antonio Carroccio (“Grani antichi e moderni: quale peso sull’incidenza delle intolleranze alimentari e sulla celiachia oggi?”).

Dalle 11,30 la seconda sessione, su “Malattie gastroenterologiche e intolleranze alimentari e grani antichi”: i lavori, presieduti dal professore ordinario di Gastroenterologia, Calogero Cammà, moderati dal responsabile Uos di Gastroenterologia dell’ospedale di Gela, Giuseppe Leonardi, saranno caratterizzati dagli interventi del dirigente medico Uoc di Gastroenterologia del Policlinico universitario “Paolo Giaccone” di Palermo, Maria Cappello (“Malattie infiammatorie croniche intestinali. Ruolo dell’alimentazione, in particolare dei grani antichi”), del dirigente medico Uos di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’ospedale “Gravina” di Caltagirone, Giuseppe Busacca (“Grani antichi e prevenzione dei tumori dell’apparato digerente, in particolare del colon – retto”), del dirigente medico Uos di Gastroenterologia del Policlinico di Catania, Cinzia D’Agate (“Sensibilità al glutine: celiachia e intolleranza al grano. Uno sguardo sul territorio regionale”) e del dirigente dell’Area ricerca e sviluppo tecnico-gestionale del consorzio “Gian Pietro Ballatore”, Giuseppe Russo (“Stato della ricerca sui grani antichi e aspetti salutistici”).

 

A caratterizzare la ripresa pomeridiana dei lavori, alle 14,30, sarà la terza sessione su “Grani antichi: cultura, salute e rilancio del nostro territorio”. Ai lavori, presieduti dal responsabile dell’area gastroenterologica del Simg, Pino Disclafani, e moderati dal direttore Uoc di Medicina interna dell’ospedale “Gravina” di Caltagirone, Rosario Cannizzo, interverranno il docente della Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, Giovanni Dinelli (“Grani antichi, occasione per coltivare salute”) e gli imprenditori Giovanni Damigella e Gaetano Lenato (“Grani antichi e grani moderni: c’è differenza?”), mentre le considerazioni conclusive saranno affidate a Paolo Guarnaccia, docente della Facoltà di Agraria dell’Università di Catania.

Infine, dalle 16 alle 17,30, la tavola rotonda su “Grani antichi: salute, cultura, territorio e sviluppo locale”, che chiuderà la giornata: condotta dal direttore della Stazione sperimentale di Granicoltura, Carmelo Nicotra, vedrà la partecipazione del dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, Carmelo Frittitta, del medico di medicina generale Mario Marranzano, del gastroenterologo Salvatore Incarbone, dello storico Giacomo Pace Gravina, del rappresentante dell’Accademia della Cucina Gianfranco Venora, della cuoca Bonetta dell’Oglio, dell’imprenditore Giorgio Minardo (pastificio), del panificatore Francesco Vescera e del mugnaio Gaetano Sammartino.

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