Caltagirone, Legambiente vuole vederci chiaro sulla costruzione del supermercato in viale Europa

Il circolo di Legambiente Caltagirone, ha inviato un comunicato stampa che trae spunto dai principi fondanti della campagna SOIL4LIFE, il progetto europeo per la salvaguardia del suolo al quale aderisce Legambiente.

“Senza suolo non si mangia, senza la tutela del suolo si rischia di essere travolti da frane e alluvioni, senza suolo si perde un importantissimo serbatoio di carbonio!”

L’impegno è stato sottoscritto dall’UE e dall’Italia al tavolo della Nazioni Unite, in pratica con questo progetto l’Italia si impegna a contenere il degrado del suolo.

Sulla base di questo arriva il comunicato stampa di Legambiente Caltagirone per voce della presidentessa Anita Astuto, che denuncia “ma se a livello globale  si prendono impegni formali, spesso localmente questi impegni non sempre vengono rispettati. Così a Caltagirone, a fronte di tre supermercati chiusi, assistiamo alla costruzione di uno nuovo che ricade in un’area tutelata, pertanto ci sentiamo in dovere di chiedere i necessari chiarimenti tecnici”.

Con una nota inviata al comune di Caltagirone, in particolare si chiede se il permesso autorizzava “… la realizzazione di due fabbricati denominati corpo A e corpo B da destinare ad uso commerciale con relativi parcheggi pertinenziali nel lotto ricadente in zona DIR del vigente PRG su terreno in Viale Europa angolo Via Fisicara …”;  si chiede, inoltre “se abbia tenuto in giusto conto i vicoli legati alla zona destinata a “verde privato” nel P.R.G. approvato con Decreto Dirigenziale A.R.T.A. n°265 del 12/03/2004.  Con un maggiore attenzione Legambiente si chiede se siano state prese in considerazione le Norme Tecniche di Attuazione del PRG e  se sia stato acquisito il parere positivo della Sovrintendenza.

Un progetto di città che non piace a Legambiente che parla di città obsoleta, per l’associazione il continuo consumo del suolo non fa che danneggiare la città anche dal punto di vista climatico.

L’associazione fa presente anche che il nuovo supermercato ricade in una zona con forte possibilità di inondazioni per i temporali e che senza un adeguato impianto di raccolta delle acque si rischia di non riuscire a garantire il corretto defluire.

A conclusione per Anita Astuto“Il suolo che non riceve l’attenzione che merita, il suolo maltrattato, abusato, coperto e impermeabilizzato da un’edificazione senza limiti prima o poi presenta il conto alla collettività in termini di dissesto idrogeologico ed a pagare il prezzo saranno le future generazioni che ci ricorderanno per la nostra colpevole insensatezza”.

 

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