Caltagirone, la mostra fotografica “Roma, Santiago, Gerusalemme”

Sta riscuotendo apprezzamenti la mostra fotografica “Roma, Santiago, Gerusalemme”, allestita nei locali della Corte Capitaniale e visitabile sino al 2 settembre.
“La mostra – sottolinea Paolo Caucci von Saucken, presidente del Centro italiano di studi compostellani – vuole, per esempi e suggestioni, cogliere aspetti essenziali della civiltà e delle cultura medievali, incentrate sull’asse Roma (posta al centro, Caput Mundi e Sedes Petri) – Santiago (alla fine della terra conosciuta) – Gerusalemme (dalla parte opposta, al confine di un mondo da conoscere). Due sistemi viari, quasi vene e arterie, pulsanti di vita, ne vertebravano il corpo: i cammini di Santiago verso l’estremo occidente e le vie romee verso Roma. Vie terrestri e marittime lo prolungavano fino a Gerusalemme. L’esposizione – continua Caucci – indica la via innanzitutto, ma anche i paesaggi, le chiese, gli edifici del pellegrinaggio, i ponti che ne segnano il percorsi, gli spedali, che accolgono i viandanti e il pellegrino che, una volta come oggi, dà senso, significato e unità all’insieme”.
La mostra fotografica rappresenta il “continuum” di “Sanctus Jacobus. Storia e tradizioni del culto di San Giacomo in Sicilia”, la “due giorni” che, su iniziativa dell’Amministrazione comunale e del Centro italiano di studi compostellani col patrocinio della Regione siciliana, della Xunta de Galicia e della Diocesi di Caltagirone e con la collaborazione della Società calatina di storia patria e cultura, dell’Accademia italiana della Cucina, dell’istituto musicale “Pietro Vinci” e della Pro Loco, si è svolta il 15 e il 16 giugno scorsi, concretandosi pure in un’intesa che ha sancito la costruzione di una “rete” fra le comunità dell’Isola – in totale otto: Caltagirone, Capizzi, Comitini, Galati Mamertino, Gratteri, Messina con le frazioni di Camaro e Itala Marina e Villarosa, alcune delle quali presenti all’evento calatino -, che hanno in San Giacomo Maggiore Apostolo il proprio patrono.

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