Caltagirone, “La canapa scende in campo”: l’Accademia della Cucina punta i riflettori su una pianta dai mille volti che ritorna dal passato

“La canapa scende in campo. Ritorna dal passato una pianta dai mille volti” è il tema dell’incontro che, su iniziativa della delegazione di Caltagirone dell’Accademia italiana della Cucina e del Molino Crisafulli col patrocinio del Comune, si terrà sabato 18 maggio, alle 17, nel salone di rappresentanza “Mario Scelba” del municipio.

Ai saluti della delegata dell’Accademia Gaetana Bartoli Gravina, del sindaco Gino Ioppolo e di Gaetano Sammartino (Molino Crisafulli), seguirà l’introduzione del vice delegato dell’Accademia, Domenico Amoroso. I lavori, coordinati dall’accademica Adriana Privitera, saranno caratterizzati dagli interventi di: Paolo Guarnaccia, docente al Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, che si soffermerà su “Il ritorno della canapa in Sicilia: cenni storici e prospettive per il futuro”; Giuliana Martines, supply chain manager Canapar farming (“La canapa industriale: dal campo all’estrazione di principi attivi. Il caso Canapar”); Giuseppe Guglielmino, responsabile di una società cooperativa per la bioedilizia (“Malte per la bioedilizia. Calce – canapulo, cocciopesto e terra cruda”); Giovanni Milazzo, amministratore di Kanesis, startup siciliana che ricava dagli scarti vegetali materiali plastici (“Plastica, ma non solo. Applicazioni industriali della canapa”); Giuseppe Sammartino, amministratore del Molino Crisafulli (“Coltivazione e trasformazione alimentare della canapa”); Giuseppe Trovato, responsabile del Servizio di Dietologia del Policlinico “Vittorio Emanuele” dell’Università di Catania (“La canapa nell’alimentazione: quali benefici?”); Mimmo Scollo, farmacista e ricercatore scientifico presso Plastica Alfa (“Cannabis: tra farmaco e alimento”); Giuseppe Brancatelli, presidente Bis-Ter, associazione culturale per la difesa della Cannabis terapeutica (“Cannabis terapeutica, istruzioni per l’uso”).

Infine il dibattito e le conclusioni del coordinatore territoriale per la Sicilia orientale dell’Accademia italiana della Cucina, Ugo Serra.

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