Caltagirone, “La buona sanità esiste”. Antonino Navanzino racconta quello che ha vissuto

Sottoponiamo all’attenzione dei nostri lettori l’esperienza di un paziente assistito dall’Ospedale Gravina di Caltagirone, in provincia di Catania, in totale discordanza con le comuni notizie di mala sanità che quotidianamente incombono su questo territorio.

“Sono Antonino Navanzino e volevo parlare dalla mia esperienza da paziente. In un passaggio difficile della mia vita ho dovuto per la prima volta stare a contatto con un “mondo” a me sconosciuto, la sanità. Il punto in cui voglio creare interesse all’opinione pubblica del nostro territorio è la mia esperienza di “buona sanità” che caratterizza il mio percorso di paziente, in particolare con la diagnosi di “Neoplasia del colon destro infiltrante la colecisti, lo stomaco e l’ileo” che mi è stato sottoposto il 23 gennaio 2019 dal Prof.Domenico La Porta, dal Dr.Giuseppe Gagliano e dalla Dr.ssa Giuseppina Barbera”.

“Esattamente un mese dopo il 18 febbraio 2019 sono stato sottoposto ad un intervento di “Emicolectomia destra allargata en-bloc con la regiona antro-pilorica dello stomaco, la colecisti e segmento di ileo distale. La durata dell’intervento è stata di esattamente 8 ore, prima dell’intervento le paure e le incertezze non era possibile nasconderle ma in questi casi è bene evidenziare come l’assistenza medica sia avvenuta non solo durante e dopo l’intervento ma anche nel “pre” che ha contribuito a creare in me le forze e la serenità necessarie per superare lo stress derivante da questo importante passo, dunque non si può che ringraziare i medici sopracitati, l’equipe infermieristiche e chirurgica che mi hanno assistito”.

“Ma sicuramente nel porre l’attenzione nel pre intervento dobbiamo evidenziare la competenza e professionalità del Prof.La Porta, Dr. Gagliano e Dr.ssa Barbera per aver affrontato le 8 estenuanti ore di intervento consentendomi di superarlo brillantemente con la risoluzione del quadro clinico decorso postoperatorio regolare e ripresa dell’alimentazione”

“Con questo breve escursus del percorso medico che ho affrontato non ho voluto solo porre le lodi per la loro professionalità, che le meritano tutte, ma anche essere da monito per evidenziare non solo i casi di mala sanità che ogni giorno infiammano i media locali e nazionali ma anche le procedure mediche seguite in modo brillante e soddisfacente, confermando che nel nostro comparto medico non sono solo presenti i segni di inefficienza e inefficacia, e quindi se vogliamo interpretare quest’articolo come un messaggio rivolto all’opinione pubblica-locale lo vuole essere per creare un cambio di rotta che possa evidenziare tutte le professionalità che ogni giorno lottano per superare momenti di grande difficoltà che coinvolgono i pazienti.
Concludo rinnovando i ringraziamenti per l’equipe medica, infermieristica e chirurgica che mi ha fatto per la prima volta credere nella sanità pubblica- locale e seppur può sembrare una goccia nell’oceano invece vuole essere un minimo dovuto a chi mi ha “salvato”.

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