Caltagirone, intitolata a Mario e Luigi Sturzo la biblioteca diocesana

Luigi Sturzo, figlio illustre di Caltagirone in odore di santità, nacque nella nostra città centocinquanta anni fa. E ieri, venerdì 26 novembre, la sua Caltagirone lo ha celebrato ancora una volta con due eventi: alle 16.30, nel chiostro della sede vescovile di piazza San Francesco d’Assisi, si è svolta la cerimonia di intitolazione della biblioteca diocesana a lui e al fratello Mario; alle 18, nella Chiesa del Santissimo Salvatore in cui don Luigi Sturzo officiò la sua prima Messa e in cui riposano le sue spoglie mortali, la solenne celebrazione liturgica presieduta dal vescovo, mons. Calogero Peri.

“Inutile ribadire l’importanza storica e culturale del luogo, quello che vorrei invece sottolineare è il motivo per la nostra città che ha deciso di dedicare la biblioteca ai fratelli Sturzo. Innanzitutto, per la gratitudine e la riconoscenza al fatto che Caltagirone abbia dato i natali ai fratelli Mario e Luigi Sturzo, facendo così della nostra città un punto di riferimento in passato come oggi a livello mondiale, sarebbe stato un controsenso inoltre non dedicare il nome di chi vi lavorò come bibliotecario. Questa biblioteca rappresenta un’opportunità e come tale esigeva darle il nome di chi con onore e lavoro si è impegnato per la nostra città. Infine, per una questione di immediatezza, sembra infatti un’assurdità che la sua diocesi e la sua biblioteca non portassero il suo nome”, ha spiegato Sua Eccellenza nel suo breve intervento.

“La riconoscenza e la gratitudine per Mario e Luigi Sturzo non possono tuttavia ridursi a soluzioni tanto ovvie, ma vogliamo, assegnando il nome di Luigi Sturzo alla biblioteca, riportare vivo nella nostra memoria il ricordo di un uomo impegnato attivamente, politicamente e socialmente per la nostra città, e perché no diventare uno di quei gelsomini da lui tanto amati”.

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