La riduzione del 20% dell’Imu a favore dei contribuenti che autorizzino il Comune ad addebitarne direttamente il pagamento su conto corrente bancario o postale è, almeno per il momento, inapplicabile.
E’ quanto scaturito dal confronto fra il sindaco Gino Ioppolo, il presidente del Consiglio comunale Massimo Alparone e gli uffici competenti con il supporto del presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti di Caltagirone, Michele Di Gregorio.
La novità, resa possibile da due delibere approvate dal Consiglio comunale lo scorso 23 settembre, incentrate sulle opportunità offerte da un articolo del “Decreto Rilancio” dello scorso maggio, trova un limite invalicabile in due provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate che indicano nella delega F24 l’unico mezzo di pagamento della stessa Imu.
“Questi ultimi – si sottolinea – vanificano, almeno sino ad ora, la norma agevolativa del decreto legge a cui il Consiglio comunale, con una lodevole iniziativa, si era voluto ispirare. Ne discende che, in mancanza di un coordinamento normativo e di specifici decreti di attuazione e nonostante l’avvio del procedimento agevolativo instaurato dagli uffici comunali, non è possibile, per il 2020, applicare la riduzione. Tuttavia, le istanze presentate sino a oggi da alcune decine di cittadini saranno utilizzate per la formazione di una banca dati, a cui ricorrere quando gli ostacoli normativi saranno rimossi. Perché ciò accada il sindaco e il presidente del Consiglio comunale hanno già interessato l’Anci regionale e nazionale. L’obiettivo è sollecitare al Governo e al Parlamento nazionali un atto che consenta ai Comuni di applicare la riduzione”.