Caltagirone, il consigliere Gozza affronta diverse tematiche: “Abbiamo contribuito a fare vincere la maggioranza e non vedo riconoscenza”

Parla il consigliere di Caltagirone, in provincia di Catania, Enzo Gozza della Lega, il quale affronta diverse tematiche.

Cosa c’è sul banco di lavoro in consiglio comunale che state portando avanti tu e Margherita De Caro, qual è la vostra situazione al consiglio?

“Nel ruolo di Presidente della terza commissione stiamo attuando una metodologia di verifica di quelli che sono i provvedimenti nel campo urbanistico o di lavori pubblici, per quanto ci riguarda sono state attuate delle procedure errate, o comunque alcuni procedimenti potevano essere affinati a favore dell’ente. Stiamo incominciando a creare un’impronta che ci permetta di valorizzare un taglio privato, un’azione privatistica della gestione pubblica e dell’ente pubblico e del patrimonio pubblico. Il mio predecessore è stato Sergio Domenica che si è occupato nei suoi due anni di gestione del rilancio del piano regolatore, che in questo momento è in una fase di stallo.  Noi siamo un’entità a sè perché abbiamo contribuito a far vincere la maggioranza, ricordo che senza la nostra lista il sindaco non avrebbe vinto le elezioni. Continuiamo a sostenere la maggioranza quando riteniamo sia giusto, e viceversa non l’appoggiamo quando riteniamo che invece ci siano delle problematiche. Non sappiamo se sia il caso di nominare sette assessori, alcune scelte sono monocratiche, il sindaco sta agendo in piena autonomia, noi non abbiamo condiviso nessuna di queste scelte. Non rispondiamo delle scelte di uomini che sono all’interno dell’amministrazione.  Non vedo riconoscenza, credo ci sia molto di personale in questa amministrazione, ci sarebbe piaciuto condividere qualsiasi scelta presa, attraverso una giusta sinergia tra vari soggetti che convergevano verso un unico obiettivo, purtroppo non è stato così e ne prendiamo atto. Votare un ampliamento di giunta senza sapere se questi posti che potrebbero essere assegnati sono condivisibili o meno, con l’idea che abbiamo della nostra città, ci porterà a votare contro questo provvedimento”.

Come presidente della terza divisione quali sono i primi passi?

“Non possiamo intraprendere iniziative che vanno oltre studio e approfondimento di attività prodotte dall’ufficio.  Riprenderemo a lavorare sul piano regolatore, sono dieci anni che è scaduto e non trova rinnovo, bisogna rideterminare il piano. I ruoli devono essere attenzionati dall’amministrazione, come la tanto discussa “social housing”. Noi valutiamo atti e documenti e se non riscontriamo anomalie appoggiamo i provvedimenti. In questi giorni aleggia un’aria di paura nei confronti del “social housing”, non c’è nulla di cui avere preoccupazioni. Il social housing doveva nascere a palazzo Spataro e palazzo Lanzirotti di via Roma, il palazzo Spataro per ragioni economiche non è giunta ad una definizione, è stata fatta una ricerca di mercato, ma dopo una serie di verifiche hanno scelto la struttura incompleta di Croce Vicario”.

Quando c’è stata l’assunzione dei lavoratori al Cara Mineo perché non è stato regolamentato?

“Dobbiamo dare rivalutazione al nostro territorio, questo darà valore ai nuovi lavoratori. Chi oggi si ribella alla condizione di disoccupato dopo la chiusura del Cara, negli anni precedenti non ha pensato a chi non stava lavorando, pur avendone le capacità. I lavoratori del Cara hanno accolto un’opportunità senza partecipare a nessun tipo di concorso, è una visione personalistica e non ha nulla di collettivo.  Come “Lega” rappresentiamo l’esigenza dei nostri cittadini e il diritto di salvaguardare un ente, la gente vota perché capisce che è un partito vicino a loro. In ambito amministrativo comunale, rappresentiamo la verità, e l’esigenza dei nostri cittadini, vogliamo tutelare un ente ed impedire a chiunque voglia provarci di approfittarsi di un ente pubblico per scopi personali.  Dobbiamo trovare un equilibrio che permetta di privatizzare alcuni servizi ma allo stesso tempo remunerizzare l’ente pubblico in modo adeguato. Abbiamo richiesto esaminare tutti gli immobili in affitto perché si possa avere certezza sul pagamento dei canoni, perché spesso non sono mai stati riscossi. Vogliamo trovare il giusto equilibrio tra ente e privato. Noi abbiamo votato contro il bilancio di Kalat ambiente che tendeva a riutilizzare le somme risparmiate con la differenziata, per rinvestirli in servizi aggiuntivi, siccome il servizio non è efficiente abbiamo deciso di non appoggiarlo. Siamo stati gli unici a votare a sfavore. L’opposizione si è astenuta, la maggioranza invece ha votato a favore. Il servizio non viene svolto al 100% quindi aggiungere costi per servizi aggiuntivi è sbagliato ed inutile”.

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