Caltagirone, deputato Cappello su criticità ospedale Gravina: “Arriveranno fondi, ma grazie a Conte. Musumeci a casa”

Tra le diverse problematiche che gravano sul Gravina c’è quella che riguarda la carenza di organico, che l’Asp locale non può risolvere perché certamente dipende dalla Regione. Motivo per la quale abbiamo chiesto in merito al Vicepresidente Commissione
“VI – Salute, Servizi Sociali e Sanitari”, l’avv. Francesco Cappello.

Deputato Cappello, come si può ignorare una simile problematica che affligge il nosocomio calatino ormai da anni, nonostante le passerelle istituzionali e gli elogi ricevuti per come è stata gestita l’emergenza sanitaria Covid19?

“Il problema della carenza di organico è la causa vera del declino dell’ospedale Gravina di Caltagirone. Se pensiamo che i reparti, ai quali siamo grati per ciò che hanno fatto prima, durante e dopo il Covid-19 e che hanno costituito il centro operativo del team Covid-19, quali Medicina, Malattie infettive e Pronto Soccorso, si trovano al di sotto del 50% per quanto riguarda l’organico e che, quindi, i medici effettivamente in servizio sono la metà rispetto a quelli che dovrebbero esserci, ecco che abbiamo detto in che stato si trova il nostro ospedale.

L’ASP, su nostra sollecitazione, ha provato ad emettere dei bandi, i quali da un lato non hanno avuto buon esito, poiché la proposta del contratto a tempo determinato non è allettante per i medici, che preferiscono spostarsi in zone non disagiate piuttosto che venire a Caltagirone; dall’altro lato, e mi riferisco all’ultimo bando che è quello di mobilità interna, porterà a Caltagirone due medici di Medicina generale e un cardiologo.

Questa è, però, una soluzione temporanea, perché se da un lato ci consente di non accorpare reparti per tutta la durata del periodo estivo, dall’altro, una volta terminato il suddetto periodo la situazione si presenterà esattamente come al punto di partenza.

Fino a quando le ASP in Sicilia non saranno messe nelle condizioni dalla Regione e, quindi, anche dall’Assessorato alla Sanità, di porre in essere contratti a tempo indeterminato, continueremo a girare sempre attorno allo stesso problema.

Ci troviamo di fronte a una Regione e, in particolar modo, ad un assessore alla Sanità, che non hanno capito che per risolvere il problema della sanità siciliana sono necessarie delle misure nuove, delle misure shock, delle misure che consentano agli organici di andare a pieno regime e agli ospedali sostanzialmente di funzionare. E fino a quando avremo questo assessore (Ruggero Razza, ndr), difficilmente questa sanità potrà funzionare, perché a mali antichi vengono proposti sempre gli stessi identici rimedi. Ecco perché abbiamo presentato una mozione di sfiducia nei confronti di Musumeci. Anche la parte sanitaria è stata un fallimento e quindi Musumeci merita di andare a casa”.

Nella nuova rete sanitaria, il Gravina non è più individuato come Centro Covid-19. Non è che ora che forse c’era qualcosa da “prendere”, in termini di finanziamento, il Gravina è stato escluso e invece nel pieno dell’emergenza hanno pensato a chiamarlo in causa?! Cosa ha fatto la Regione o cosa intende fare per “difendere” una sua struttura sanitaria, ammesso che abbia sollevato la questione?

“L’ospedale di Caltagirone sarà destinatario di un finanziamento di circa 3,5 milioni di euro, grazie al rafforzamento della rete delle terapie intensive e semi-intensive voluta dal governo Conte: 500 mila euro verranno utilizzati per il potenziamento definitivo del Pronto Soccorso e per il suo adeguamento alle norme anti-Covid, i restanti 3 milioni di euro verranno destinati per portare da 8 a 10 i posti di Terapia intensiva in maniera definitiva e per aggiungere altri 16 posti di semi-intensiva, distribuiti nei reparti di Malattie infettive e Medicina.

Sicuramente è un’ottima cosa da un lato, poiché chiaramente nell’ambito della lotta al contagio Caltagirone ha avuto un ruolo importantissimo e, quindi, da questo punto di vista, ha meritato di essere messo ancor più nelle condizioni di poter operare; dall’altro lato ci chiediamo con quale personale poi questi posti verranno gestiti. Il problema è sempre quello: abbiamo già poco personale, accogliamo con soddisfazione questo investimento che verrà effettuato nei confronti della struttura ospedaliera di Caltagirone, ma ci chiediamo con quale personale verrà gestito”.

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