Caltagirone, “Collaboriamo gli uni con gli altri”: l’intervista a Navanzino

Caltagirone, “Collaboriamo gli uni con gli altri”: l’intervista a Navanzino, Assessore alle alle Politiche culturali di Caltagirone.

Caltagirone. Ad un anno dall’incarico di Assessore alle Politiche culturali del Comune di Caltagirone, il Prof. Antonino Navanzino fa un bilancio delle attività e dei progetti che si sono svolti e che si svolgeranno in questi ultimi mesi prima dell’avvio, oramai prossimo, delle elezioni comunali 2021. A riguardo, pertanto, riportiamo l’intervista integrale, tratta dal numero di Marzo 2021 di Prima Stampa degli Erei, all’Assessore Navanzino che esordisce affermando: “E’ stato un incarico importante, particolare ed emozionante per me che ho sempre creduto nella mia città. E ringrazio il Sindaco Gino Ioppolo per la fiducia che mi ripone ogni giorno assegnandomi incarichi importanti e molteplici responsabilità”.

Assessore, subito dopo il suo insediamento è scoppiata la pandemia da Covid-19. Pertanto, come definisce questo suo anno da Assessore alle Politiche culturali al Comune di Caltagirone?E’ un anno particolare. Subito dopo il mio insediamento è arrivata la pandemia e per un assessorato alla cultura particolarmente è stato un distruggere idee, non voluto da nessuno. Tutto quello che si poteva fare e si doveva fare richiedeva assembramenti: eventi, musei, tutto poi è stato chiuso. Speriamo che presto ritornerà tutto in moto. L’Italia è una realtà culturale, la Sicilia ancora di più. Aver perso a Caltagirone l’appuntamento del Natale per i nostri artigiani, commercianti e tutti gli operatori della cultura, è stato un dramma. Tuttavia, assieme al mio assessorato sto portando avanti alcune iniziative. È in corso una commissione che sta ragionando e sviluppando l’idea dei 700 anni della morte di Dante. E anche una bellissima commissione che, voluta dalla giunta comunale, sta lavorando su alcuni eventi legati alle scuole e al mondo della cultura e delle arti che partiranno dal 25 marzo (il “Dante D”) fino al 31 dicembre. Inoltre, Caltagirone ha ottenuto anche il titolo di “Città che legge” e a riguardo è previsto un finanziamento. Stiamo preparando dei progetti con il gruppo di lettura e con il dirigente, gli impiegati della biblioteca comunale e le associazioni stiamo sviluppando l’idea per riuscire ad ottenere il finanziamento per “Città che legge”. Infine, con il mio gruppo politico “CALTAGIRONE DOMANI” abbiamo ripreso, dopo 10 anni d’assenza, il premio di poesia dal titolo “Premio Marino”. Il bando, in corso e pubblicato all’interno del sito del Comune, viene dalla volontà di Marino e vedrà un vincitore senior (3000 euro) ed un secondo vincitore (1500 euro”.

Quest’anno un grande successo, durante il mese Jacopeo, rappresentato dalla mostra dedicata al Senato civico di Caltagirone con ben 15 mila visitatori. Cosa vuole dirci a riguardo? “Abbiamo lasciato un segno nella nostra tradizione anche attraverso la mostra del Senato civico. Ciò lo ritengo, personalmente, un premio alla città, una cosa bellissima. C’è stato un bellissimo gruppo di lavoro, una bellissima associazione (APS VOX) che ha lavorato duramente e ha dimostrato che mostre internazionali si possono fare anche a Caltagirone. Caltagirone ha la fortuna di possedere un patrimonio culturale immenso e sul Senato Civico abbiamo aperto una maglia enorme e che ciò porti presto ad una pubblicazione. Inoltre, se gli studi proseguiranno, e se gli studi ci permetteranno di trovare altro, la mostra potrebbe essere riproposta nei prossimi mesi e anni. Stiamo penando, infine, di esportare questa mostra: dagli aeroporti siciliani, alla famosa Spagna che ci ha regalato gli usi e i costumi di questi momenti, fino a collaborare con altre realtà che hanno i Senati civici”.

Assessore, ormai prossime le elezioni comunali 2021. Pertanto, cosa potrebbe attendersi la città di Caltagirone? Io entro da tecnico ed esco da cittadino volenteroso. Da quando ero studente ho iniziato a collaborare con la società Caltagirone storia patria e cultura. Non mi sono mai tirato indietro, qualunque amministrazione mi abbia chiamato. Se è vero che amiamo la città, è vero che non la dobbiamo amare durante le campagne elettorali. La dobbiamo amare sempre e per sempre! Io sono a disposizione della mia città, sempre e con chiunque. Ovviamente rappresento un gruppo politico e spero che, assieme agli altri gruppi politici, venga portato avanti il progetto di questa amministrazione. C’è tanto da fare! Ad esempio, abbiamo inserito nel piano triennale delle opere pubbliche il restauro della Scala di Santa Maria del Monte. Ciò non deve essere un sogno. Anzi deve essere un dovere da parte nostra perché rischiamo di perderla. L’ultimo lavoro risale a 40 anni fa con il piano Marshall. Troppo lontani da quel periodo, pertanto nelle opere importanti la Scala rappresenta deve essere presente a tutto tondo”.

LEGGI ANCHE: Caltagirone, rinnovato comitato direttivo Accademia d’armi Agesilao Greco

E altre opere previste all’interno del piano triennale? “Certamente! Abbiamo aperto un bel rapporto di fiducia con la sovrintendenza, nonché con la dott.ssa Aprile che, avvicinandosi dopo neanche un mese dal nostro insediamento, è venuta qui a Caltagirone e con lei stiamo cominciando a collaborare. Abbiamo parlato del cimitero monumentale. Anche quello è un bene che non è di Caltagirone ma di tutto il mondo. Ed è per questo che la dottoressa Aprile si è impegnata alla progettazione della messa in sicurezza del cimitero. Previsto anche il recupero della volta di Palazzo Cresciamone. C’è una bellissima volta decorata che stiamo rischiando di perdere. Il lavoro di restauro è pronto quindi metteranno mano già la prossima settimana. E questa è un’altra cosa bella che lasceremo alla città”.

Vuole rivolgere, infine, un augurio alla sua città? “Io che sono padre e con figli adolescenti, Caltagirone è la città dei miei figli. E al di là delle operazioni politiche, il nostro pensiero utopico deve essere quello della città, della bellezza e del benessere culturale. Investire sempre di più nella città culturale. Ebbene, alla mia città voglio lanciare un appello. Caltagironesi dobbiamo credere in Caltagirone perché ha una potenza e un’energia enorme. Usciamo dalla campana di vetro e tutti, più che criticare, collaboriamo gli uni con gli altri”.

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Caltagirone. Ad un anno dall’incarico di Assessore alle Politiche culturali del Comune di Caltagirone, il Prof. Antonino Navanzino fa un bilancio delle attività e dei progetti che si sono svolti e che si svolgeranno in questi ultimi mesi prima dell’avvio, oramai prossimo, delle elezioni comunali 2021. A riguardo, pertanto, riportiamo l’intervista integrale, tratta dal numero di Marzo 2021 di Prima Stampa degli Erei, all’Assessore Navanzino che esordisce affermando: “E’ stato un incarico importante, particolare ed emozionante per me che ho sempre creduto nella mia città. E ringrazio il Sindaco Gino Ioppolo per la fiducia che mi ripone ogni giorno assegnandomi incarichi importanti e molteplici responsabilità”.

Assessore, subito dopo il suo insediamento è scoppiata la pandemia da Covid-19. Pertanto, come definisce questo suo anno da Assessore alle Politiche culturali al Comune di Caltagirone?E’ un anno particolare. Subito dopo il mio insediamento è arrivata la pandemia e per un assessorato alla cultura particolarmente è stato un distruggere idee, non voluto da nessuno. Tutto quello che si poteva fare e si doveva fare richiedeva assembramenti: eventi, musei, tutto poi è stato chiuso. Speriamo che presto ritornerà tutto in moto. L’Italia è una realtà culturale, la Sicilia ancora di più. Aver perso a Caltagirone l’appuntamento del Natale per i nostri artigiani, commercianti e tutti gli operatori della cultura, è stato un dramma. Tuttavia, assieme al mio assessorato sto portando avanti alcune iniziative. È in corso una commissione che sta ragionando e sviluppando l’idea dei 700 anni della morte di Dante. E anche una bellissima commissione che, voluta dalla giunta comunale, sta lavorando su alcuni eventi legati alle scuole e al mondo della cultura e delle arti che partiranno dal 25 marzo (il “Dante D”) fino al 31 dicembre. Inoltre, Caltagirone ha ottenuto anche il titolo di “Città che legge” e a riguardo è previsto un finanziamento. Stiamo preparando dei progetti con il gruppo di lettura e con il dirigente, gli impiegati della biblioteca comunale e le associazioni stiamo sviluppando l’idea per riuscire ad ottenere il finanziamento per “Città che legge”. Infine, con il mio gruppo politico “CALTAGIRONE DOMANI” abbiamo ripreso, dopo 10 anni d’assenza, il premio di poesia dal titolo “Premio Marino”. Il bando, in corso e pubblicato all’interno del sito del Comune, viene dalla volontà di Marino e vedrà un vincitore senior (3000 euro) ed un secondo vincitore (1500 euro”.

Quest’anno un grande successo, durante il mese Jacopeo, rappresentato dalla mostra dedicata al Senato civico di Caltagirone con ben 15 mila visitatori. Cosa vuole dirci a riguardo? “Abbiamo lasciato un segno nella nostra tradizione anche attraverso la mostra del Senato civico. Ciò lo ritengo, personalmente, un premio alla città, una cosa bellissima. C’è stato un bellissimo gruppo di lavoro, una bellissima associazione (APS VOX) che ha lavorato duramente e ha dimostrato che mostre internazionali si possono fare anche a Caltagirone. Caltagirone ha la fortuna di possedere un patrimonio culturale immenso e sul Senato Civico abbiamo aperto una maglia enorme e che ciò porti presto ad una pubblicazione. Inoltre, se gli studi proseguiranno, e se gli studi ci permetteranno di trovare altro, la mostra potrebbe essere riproposta nei prossimi mesi e anni. Stiamo penando, infine, di esportare questa mostra: dagli aeroporti siciliani, alla famosa Spagna che ci ha regalato gli usi e i costumi di questi momenti, fino a collaborare con altre realtà che hanno i Senati civici”.

Assessore, ormai prossime le elezioni comunali 2021. Pertanto, cosa potrebbe attendersi la città di Caltagirone? Io entro da tecnico ed esco da cittadino volenteroso. Da quando ero studente ho iniziato a collaborare con la società Caltagirone storia patria e cultura. Non mi sono mai tirato indietro, qualunque amministrazione mi abbia chiamato. Se è vero che amiamo la città, è vero che non la dobbiamo amare durante le campagne elettorali. La dobbiamo amare sempre e per sempre! Io sono a disposizione della mia città, sempre e con chiunque. Ovviamente rappresento un gruppo politico e spero che, assieme agli altri gruppi politici, venga portato avanti il progetto di questa amministrazione. C’è tanto da fare! Ad esempio, abbiamo inserito nel piano triennale delle opere pubbliche il restauro della Scala di Santa Maria del Monte. Ciò non deve essere un sogno. Anzi deve essere un dovere da parte nostra perché rischiamo di perderla. L’ultimo lavoro risale a 40 anni fa con il piano Marshall. Troppo lontani da quel periodo, pertanto nelle opere importanti la Scala rappresenta deve essere presente a tutto tondo”.

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E altre opere previste all’interno del piano triennale? “Certamente! Abbiamo aperto un bel rapporto di fiducia con la sovrintendenza, nonché con la dott.ssa Aprile che, avvicinandosi dopo neanche un mese dal nostro insediamento, è venuta qui a Caltagirone e con lei stiamo cominciando a collaborare. Abbiamo parlato del cimitero monumentale. Anche quello è un bene che non è di Caltagirone ma di tutto il mondo. Ed è per questo che la dottoressa Aprile si è impegnata alla progettazione della messa in sicurezza del cimitero. Previsto anche il recupero della volta di Palazzo Cresciamone. C’è una bellissima volta decorata che stiamo rischiando di perdere. Il lavoro di restauro è pronto quindi metteranno mano già la prossima settimana. E questa è un’altra cosa bella che lasceremo alla città”.

Vuole rivolgere, infine, un augurio alla sua città? “Io che sono padre e con figli adolescenti, Caltagirone è la città dei miei figli. E al di là delle operazioni politiche, il nostro pensiero utopico deve essere quello della città, della bellezza e del benessere culturale. Investire sempre di più nella città culturale. Ebbene, alla mia città voglio lanciare un appello. Caltagironesi dobbiamo credere in Caltagirone perché ha una potenza e un’energia enorme. Usciamo dalla campana di vetro e tutti, più che criticare, collaboriamo gli uni con gli altri”.

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