Caltagirone, centrale idrica di Maguli: con la gestione ai Comuni, risparmi in energia elettrica di 40mila euro al mese

A un anno dalla sua costituzione, tempo di primi bilanci per l’Ats, l’Associazione temporanea di scopo formata dai Comuni di Caltagirone, Grammichele, Mazzarrone, Licodia Eubea e Mineo a cui è stata trasferita dall’Eas (Ente acquedotti siciliani) la gestione della centrale idrica di Maguli, in territorio di Vizzini. I cinque Comuni hanno, quindi, competenza sulle condotte di adduzione al Comune di Caltagirone (con le diramazioni per i Comuni di Grammichele e Mazzarrone) e su quelle di Licodia Eubea e Mineo, sulla centrale di rilancio, sui 6 pozzi in funzione, sui 3 pozzi non in esercizio, sui serbatoi di Timpasecca e Maguli, sulle varie apparecchiature, sulle cabine elettriche e sulla casa di guardiania.

“Un’esperienza molto positiva, che ha rappresentato una novità assoluta per il territorio – sottolinea il sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo – Nonostante la vetustà di un impianto consegnatoci dall’Eas dopo decenni di assenza di interventi di manutenzione, lo sforzo di tutti e cinque i Comuni è stato finalizzato con successo alla fuoriuscita dalle clausole di salvaguardia, con il conseguente abbattimento del 40 per cento delle spese di energia elettrica, che porta a un risparmio di 40mila euro al mese. Altri interventi – conclude Ioppolo – sono in programma per ridurre i costi e rendere più efficiente l’impianto, accrescendo il quantitativo del prezioso liquido oggi assicurato alle nostre comunità”.

Del presente e delle prospettive dell’Ats si è discusso nel corso dell’assemblea dei sindaci svoltasi stamani nell’ufficio del primo cittadino di Caltagirone, a cui sono intervenuti, oltre allo stesso Ioppolo, i primi cittadini di Licodia Eubea (Giovanni Verga con l’assessore e vicesindaco Santo Randone), Mazzarrone (Giovanni Spata), Mineo (Giuseppe Mistretta) e l’assessore del Comune di Grammichele, Salvatore Li Rosi, su delega del sindaco Giuseppe Purpora. Concordati, nell’ottica di un’ulteriore diminuzione dei costi, lavori di manutenzione straordinaria con la sostituzione di una vecchia pompa da 350 cavalli con una di nuova generazione che consumerà meno e darà risultati maggiori e la modifica di un impianto da media a bassa tensione.

Sarà inoltre avviato uno studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto fotovoltaico al servizio della centrale. In cantiere pure interventi tesi ad aumentare i quantitativi d’acqua erogata (oggi pari a 61 litri al secondo), riducendo nel contempo le perdite (oggi di 8,5 litri al secondo).

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