Caltagirone, a cento anni dall’Appello ai liberi e forti: “Un impegno che genera impegno”

Si è concluso a Caltagirone il Convegno internazionale dal titolo “L’attualità di un impegno nuovo”. Ora è il tempo di diffondere i contenuti emersi in queste tre giornate: famiglia, lavoro, immigrazione, Europa, pace. Si tratta di far arrivare i contenuti scaturiti da questo appuntamento a quante più realtà possibili, perché l’incontro diventi “un impegno che genera impegno”, come ha detto Salvatore Martinez.

Prima della firma della Dichiarazione finale da parte del Comitato promotore e scientifico – Salvatore Martinez, presidente del Polo di eccellenza di Promozione umana e della solidarietà Mario e Luigi Sturzo, Matteo Truffelli, presidente dell’Azione cattolica italiana, Nicola Antonetti, presidente dell’Istituto Luigi Sturzo, Gaspare Sturzo, presidente del Centro internazionale Studi Luigi Sturzo, Francesco Bonini, rettore della Lumsa, Lorenzo Ornaghi, presidente del Comitato scientifico Fondazione De Gasperi – si è svolto un dibattito tra Ferruccio De Bortoli, giornalista e presidente della Longanesi, e Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle scienze sociali.

La figura di don Luigi Sturzo ha un suo spessore incontrovertibile anche a livello europeo, ha detto Ferruccio De Bortoli, chiedendosi perché i cattolici siano diventati così irrilevanti nella politica italiana degli ultimi tempi: si è passati da un estremo all’altro. In un bipolarismo che è sempre rimasto allo stato embrionale, i cattolici, a volte, si sono rivelati alleati utili a volte, altre inutili, semplici portatori d’acqua. L’impegno è un dovere dell’essere cattolico. È qualcosa che è conseguente ad un atteggiamento di fede, ma – ha detto – il vero problema riguarda la qualità della cittadinanza, il senso civico e la responsabilità verso le nuove generazioni.

Per il professor Zamagni, stiamo vivendo un’epoca di transizione. Il modello bipolare Stato-mercato oggi è in crisi irreversibile. Nell’era della nuova globalizzazione il concetto di comunità viene confuso e ci si rende conto che è necessario inserire nella sfera pubblica un principio regolativo che né Stato né marcato hanno.

Per De Bortoli il mondo cattolico appare sempre in difesa del passato. Non dobbiamo sacrificare le future generazioni. Finora, ha detto, abbiamo finanziato più il passato che investito nel futuro. E ciò va contro l’Appello ai Liberi e Forti e i valori che in questa giornata stiamo rilanciando.

Luigi Sturzo ha parlato e scritto con troppo anticipo sui tempi, ha rilevato Stefano Zamagni, e incapaci di afferrare la reale portata innovativa del suo pensiero in ambito economico e sociali, e affetti da non scusabile miopia nei confronti della sua proposta politica, i contemporanei del celebre calatino non hanno saputo far altro che occuparsi del gioco sterile della catalogazione, della attribuzione di appartenenza.

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