Bonus pubblicità 2021? Ecco come e quando richiederlo

La legge di bilancio (legge 30 dicembre 2020, n. 178) conferma il credito d’imposta sulle spese pubblicitari effettuate nel corso dell anno 2021 e 2022 dove sono trattati diversi altri argomenti come il super bonus 110%, l’assegno unico, il Fondo per le politiche della famiglia, il Bonus idrico, gli interventi a sostegno dei veicoli elettrici, il Tax credit affitti, il Bonus occhiali, il Bonus smart tv e tablet, il testo della Legge di Bilancio 2021.

Bonus Pubblicità 2021, novità dalla Legge di Bilancio

Riguardo al bonus pubblicità, per il biennio 2021-2022 la legge n° 178 del 30 dicembre 2020 stabilisce quando segue:

  • proroga l’agevolazione “bonus pubblicità” per gli anni 2021 e 2022
  • conferma i valori:
    • credito d’imposta del 50% sugli investimenti pubblicitari nell’anno
    • scomparsa del valore incrementale minimo dell’1% rispetto agli investimenti all’anno precedente. E’ stato cioè abolito per il 2021 e 2022 il computo sul valore incrementale dell’investimento pubblicitario di un anno rispetto all’altro: si calcola sul totale dell’anno.
  • riduce il campo di applicazione, ovvero sono escluse escluse per l’anno 2021 ed il 2022 le spese sostenute per pubblicità su radio e TV locali e nazionali.

“Bonus Pubblicità” cosa è? Come fare e come procedere per accedere al credito di imposta?

Il Bonus Pubblicità è una importante agevolazione economica erogata dallo Stato sotto forma di credito d’imposta (chiamato anche “credito d’imposta pubblicità”) da utilizzarsi in compensazione sull’F24 che ha lo scopo di aiutare aziende e professionisti a crescere attraverso pubblicità mirata: è questo il motivo dell’incentivo riservato esclusivamente ad investimenti pubblicitari su giornali (digitali e cartacei), televisione e radio qualificati che devono avere la caratteristica obbligatoria di essere testate giornalistiche registrare al Tribunale con un direttore responsabile di riferimento.

Il bonus è stato istituito introdotto per la priva volta nell’anno 2018 con l’articolo 57-bis del decreto-legge 24 aprile 2017 n°50,  convertito dalla legge 21 giugno 2017, n. 96.

Per accedere al credito d’imposta riconosciuto sulle spese relative a pubblicità veicolata attraverso testate giornalistiche italiane bisogna valutare:

  • la base di calcolo del credito d’imposta si identifica con il valore dell’intero investimento pubblicitario effettuato nel corso dell’anno 2021.
  • la percentuale dell’investimento, riconoscibile come credito d’imposta è del 50% per gli anni 2021 e 2022, come è stato per il 2020.

Attraverso il “Bonus Pubblicità” viene trasformato in Credito d’Imposta il 50% delle spese pubblicitarie sostenute.

Chi sono i destinatari?

Possono usufruire del bonus pubblicità le seguenti tipologie di attività:

  • imprese
  • lavoratori autonomi
  • enti non commerciali

Quali sono le spese ammesse al Bonus Pubblicità?

Le spese ammesse sono quelle relative all’acquisto di spazi pubblicitari su magazine stampati, digitali e siti internet con la fondamentale condizione: devo essere ” testate giornalistiche”.

Non tutti gli investimenti pubblicitari rientrano nel Credito d’Imposta: non rientrano nell’agevolazione la realizzazione grafica pubblicitaria, la pubblicità sui social media (Facebook, Instagram, Youtube, Twitter, ecc), né quella acquistata attraverso gli spazi di pubblicità su google, né le spese per la produzione di volantini cartacei periodici, né la cartellonistica, ecc… Sono esclusi tutti i siti web non registrati come testata giornalistica.

Scopo del bonus?

Quello del Bonus Pubblicità che trasforma le spese pubblicitarie effettuate nel corso del 2020 in 50% di Credito d’Imposta è un’ottima occasione per far ripartire le attività delle imprese (carrozzerie, gommisti, meccanici, officine, etc.) e dei professionisti attraverso INVESTIMENTI PUBBLICITARI MIRATI SU CARTACEI E SITI INTERNET, anche per il tramite di concessionarie di pubblicità.

Bonus Pubblicità come funziona e come usufruire del Credito d’Imposta pubblicità

Per usufruire del Credito d’Imposta al 50% sulla pubblicità bisogna innanzi tutto programmare e realizzare un investimento pubblicitario nel corso dell’anno 2021, in seguito, tutte le procedure (pochi passi in poco tempo) per trasformare in Credito d’Imposta il 50% della spesa sostenuta nell’anno 2021 vengono eseguite dal consulente commerciale, per conto dell’ azienda interessata.

Credito d’Imposta 50% sulla pubblicità 2021 come richiederlo?

Per l’anno 2021 sono 2 le fasi cruciali che impegnano il consulente per avere il credito d’imposta al 50% sulle spese pubblicitarie del 2021, la prenotazione e la dichiarazione.

Fase 1. La prenotazione.

Il periodo nel quale vanno inoltrate le “prenotazioni telematiche” per richiedere il Credito d’Imposta va solitamente dal 1° al 31 marzo dell’anno per il quale si chiede l’agevolazione.
Per quest’anno 2021 le date per la prenotazione vanno dal 1° al 30 settembre marzo.

Per  poter usufruire del credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari il commercialista a marzo 2021 durante questa finestra temporale di 30 giorni deve inoltrare, attraverso una comunicazione ufficiale telematica, l’importo previsionale massimo delle spese 2021 compilando l’apposito Modello predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministr, dipartimento per l’ informazione e l’ Editoria.

Attenzione perché detti importi saranno quelli massimi ammissibili: ai fini della richiesta l’importo speso potrà essere inferiore ma non superiore.

Fase 2. La Dichiarazione

Sarà il sempre il commercialista ad effettuare la “dichiarazione telematica” per comunicare nel periodo che va dal 1° gennaio al 31 gennaio 2022 (quindi l’anno dopo) il totale delle fatture effettivamente contabilizzate relative alle spese pubblicitarie effettuate dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 e rientranti nel credito d’imposta.

(Per le spese sostenute nel 2020, la data ultima per l’invio della dichiarazione da parte del consulente fiscale è stata spostata al giorno 8 febbraio 2021).

FASE 3.  Riconoscimento del credito

Entro il mese di marzo 2022 arriverà la comunicazione ufficiale dal Dipartimento per l’Informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’elenco di tutte le società ammesse al credito e relativi importi di cui potranno usufruire come credito d’imposta per pagare IVA, tasse, contributi previdenziali ed altro.

Il credito d’imposta può essere fruito mediante compensazione da effettuare con il modello F24 attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate a decorrere dal 5° giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei soggetti ammessi al bonus
Inoltre, è necessario poi indicare il credito d’imposta sia nel MODELLO REDDITI  relativo al periodo d’imposta di maturazione sia in quello di utilizzo.

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