Bonus mamma 1.700 euro, come richiederlo al comune (non è assegno maternità)

Informiamo i nostri lettori su un sostegno sicuramente importante per le famiglie italiane, ovvero quel del “bonus mamma” del comune, da non confonderlo con l’assegno di maternità dello Stato.

Come richiedere “bonus mamma”?

Il sostegno di cui parliamo va richiesto direttamente al comune tramite caf e patronati abilitati. Sia chiaro, l’ente comunale ne verifica l’esigibilità ma l’erogazione viene demandata sempre all’Inps.

“Bonus mamma”: importo e pagamento

L’Inps, quale ente pagatore, qualora siano rispettati i requisiti, verserà una tantum la somma di 1.740 euro in un’unica soluzione, e comunque entro 5 mesi dalla presentazione della domanda.

“Bonus mamma”: quali documenti servono? Quali sono i requisiti?

I documenti da allegare alla domanda sono l’ISEE, l’autocertificazione di cittadinanza e il permesso di soggiorno (in caso di madri extracomunitarie).
Uno dei motivi per cui la domanda viene rigettata è la riscossione da parte di uno dei genitori di altre forme di sostegno al reddito di qualsiasi genere.
Il sussidio è riconosciuto a madri inoccupate, disoccupate o casalinghe nel corso dell’anno e che comunque non abbiano versato più di tre mesi di contributi. Il nucleo familiare a cui la madre appartiene deve avere un ISEE pari o inferiore a € 17.416,66.
La domanda deve essere presentata al comune di residenza entro 6 mesi dalla nascita del minore o dall’entrata in famiglia in caso di adozione.

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