Biancavilla, webinar su conquiste femminili, relatrice però non crede a “violenza di genere”

Per la Festa della Donna, domani – 8 marzo – il Comune di Biancavilla organizza un “webinar” nell’aula consiliare dal titolo: “Le conquiste sociali, economiche, politiche ottenute dalle donne: una strada verso il raggiungimento della parità di genere”. L’incontro è organizzato in collaborazione con l’Associazione forense Adrano-Biancavilla e con l’Accademia universitaria biancavillese.

Previsti nel seminario online gli interventi dell’avv. Alfina D’Oca e delle professoresse Rosa Lanza ed Elsa Sangiorgio. In apertura, sono in programma i saluti del sindaco Antonio Bonanno e dell’assessore alle Pari opportunità e Politiche giovanili Giorgia Pennisi. All’evento partecipano le scuole “Pietro Branchina”, “Eris”, “M. Rapisardi”, “Educational Center” e “Cirs Istruzione”.

In questo “concerto civile” si prevede buona musica sociale ed educativa se non fosse per qualcuno che forse stona, fuori dal coro, alla luce di alcune dichiarazioni rese note nell’udienza del 28 aprile 2018 nel corso del processo davanti alla Corte di Assise di Appello di Catania che ha visto imputata Vincenzina Ingrassia per l’omicidio del marito, Alfio Longo, avvenuto il 27 agosto del 2015 a Biancavilla.

Parliamo dell’avv. Alfina D’Oca, costituitasi parte civile per i nipoti della vittima, che in quell’occasione aveva manifestato la propria posizione in merito alla violenza di genere che, a suo dire, non esiste: “La violenza di genere non esiste e lo dico da donna prima che da Avvocato, perché io ritengo e sono convinta esiste la violenza e la violenza è violenza sempre sia quando viene perpetrata contro una donna e sia quando viene perpetrata contro un uomo, non esiste una differenza quando si parla di violenza”.

Certamente sono dichiarazioni da contestualizzare e proprio in quel caso l’avvocato Alfina D’Oca rappresentava i nipoti e si opponeva ad una ulteriore pena della Ingrassia perché dopotutto aveva ucciso il marito, a prescindere dal motivo che l’aveva indotta al delitto. Però la sua partecipazione all’evento di domani, proprio a Biancavilla, sembra essere poco opportuna: una donna (ricordiamo che si è voluta esprimere prima come donna che come avvocato) che afferma l’inesistenza della violenza di genere che contributo può offrire in un seminario in cui si parla delle conquiste femminili? Perché togliere il prosciutto dagli occhi e ammettere che esiste una violenza di genere, sia chiaro, possiamo definirla una conquista delle e per le donne, scritta nella nostra storia con il sangue di migliaia di madri, compagne, fidanzate, mogli, figlie.

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