Bar ristoranti e parrucchieri riaprono prima solo a determinate condizioni

Bar ristoranti e parrucchieri riaprono prima solo a determinate condizioni: ecco l’ipotesi della poco conosciuta (ancora per poco) Fase 3

Quanto stiamo per riportare è frutto di un ragionamento che ha una logica ma non necessariamente la stessa adottata dal Governo che ha il potere di valutare se bar ristoranti e parrucchieri riaprono prima del previsto, ovvero a partire del primo giugno.

In queste ore i vari governatori regionali stanno manifestando piuttosto apertamente il proprio dissenso contro le ultime misure decretate dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Questo modo di attivare la “Fase 2” non piace a tanti, i governi regionali infatti lamentano l’eccessiva restrizione da parte del Governo nazionale rispetto alle situazioni locali che in alcune regioni sono meno drammatiche.

Ed ecco perché c’è la remota possibilità che la “Fase 3” (perché esiste pure questa anche se ancora non è molto conosciuta) potrebbe anticipare i suoi tempi e presentarsi nel bel mezzo della “Fase 2” e quindi permettere un allentamento delle misure restrittive imposte dal Governo nazionale e quindi, in questa ipotesi, anche quelle attività commerciali costrette a non aprire potrebbero riprendere a lavorare.

Ma cos’è la “Fase 3”?

Sinteticamente possiamo dire che la “Fase 3” è caratterizzata da misure straordinarie attivate localmente, diverse tra le regioni e in virtù della situazione locale riguardo l’emergenza coronavirus.

Per fare un esempio, se in Sicilia l’emergenza è meno grave, allora molto probabilmente il governo regionale avrà l’autorità necessaria per allentare determinate misure previste in generale a livello nazionale. Finora è stato possibile solo il contrario, ovvero le regioni avevano facoltà di restringere le misure decretate dal Governo nazionale, considerando la propria situazione locale.

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