Assunzioni al Sud, novità per aziende con decreto Agosto

Novità per le assunzioni in aziende del Sud nel decreto Agosto in termini di esonero contributivo fino al 2029: ecco come funziona. Dall’ultima bozza del decreto Agosto circolata lo scorso venerdì 7, che dovrebbe essere entrata al Consiglio dei Ministri per l’approvazione, arrivano delle novità per le assunzioni nelle aziende del Sud.

Dopo aver sciolto alcuni nodi politici, come quello relativo alla proroga del blocco dei licenziamenti, in merito al quale adesso si è giunti ad un accordo, il testo va verso la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

La proposta arriva dal ministro Giuseppe Provenzano e si tratta di una misura pensata per le aziende del Sud, una novità che non era inclusa nelle prime bozze del decreto. Per le assunzioni il decreto Agosto, stando al testo in bozza,  dovrebbe prevedere alcune novità per le aziende del Sud. Lo sgravio contributivo per le aziende del Sud che assumono viene introdotto dall’articolo 25 – Agevolazione contributiva per l’occupazione in aree svantaggiate a seguito della crisi da COVID-19 -Decontribuzione Sud. Nel comma 1 del suddetto articolo si legge:

“1. Al fine di contenere gli effetti straordinari sull’occupazione determinati dall’epidemia da COVID-19 in aree caratterizzate da grave situazioni di disagio socio-economico e di garantire la tutela dei livelli occupazionali, ai datori di lavoro privati, con esclusione del settore agricolo e dei contratti di lavoro domestico, è riconosciuta, con riferimento ai rapporti di lavoro dipendente, la cui sede di lavoro sia situata in Regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75 per cento della media EU27 o comunque compreso tra il 75 per cento e il 90 per cento, e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale, una agevolazione pari al 30 per cento dei complessivi contributi previdenziali dovuti dai medesimi, con esclusione dei premi e dei contributi spettanti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL). Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. L’agevolazione è concessa dal 1° ottobre al 31 dicembre 2020, previa autorizzazione della Commissione europea, nel rispetto delle condizioni del Quadro Temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19 (Comunicazione CE 19 marzo 2020 C (2020) 1863.”

Lo sgravio contributivo per le aziende del Sud che assumono è pari al 30% e sarà attivo nel periodo che va dal 1° ottobre al 31 dicembre 2020. La misura varrebbe dagli 1 agli 1,2 miliardi di euro e sarebbe stato proprio il ministro per il Sud Provenzano ad ottenerne l’inserimento nel decreto Agosto dopo una serie di negoziazioni. Nell’ultima bozza del decreto, riguardo alle assunzioni al Sud che comprendono l’incentivo per le aziende, si legge che la misura avrà una durata di 10 anni, ma come funziona? L’esonero contributivo è stato approvato, mentre a saltare è stato il bonus consumi, anche noto come bonus ristoranti.

L’articolo 25 al comma 2 recita: “2. Al fine di favorire la riduzione dei divari territoriali, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro per gli affari europei, da emanarsi entro il 30 novembre 2020, sono individuati le modalità ed il riferimento ad indicatori oggettivi di svantaggio socio-economico e di accessibilità al mercato unico europeo utili per la definizione di misure agevolative di decontribuzione di accompagnamento, per il periodo 2021-2029, degli interventi di coesione territoriale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dei Piani Nazionali di Riforma.”

Un decreto ministeriale definirà le modalità e i criteri di attribuzione del bonus assunzioni al Sud 2021/2029. Nel 2020 lo sgravio contributivo dovrebbe essere del 30%. Tuttavia secondo le prime informazioni in merito, andrebbe a diminuire con il passare degli anni; resterebbe tale, previo consenso della Commissione Europea, fino al 2025.

L’esonero dei contributi previdenziali, non dei premi INAIL, scenderebbe poi al 20% fino al 2027 e al 10% fino al 2029. Ovviamente, la misura che prevederebbe 1 miliardo o poco più per il primo anno, arriverebbe a 4 miliardi negli anni successivi. Per maggiori informazioni in merito dovremo attendere il decreto Agosto in Gazzetta Ufficiale, così come anche il decreto attuativo di cui sopra.

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