Caltagirone ospiterà, da venerdì 4 a domenica 6 ottobre, la IX edizione del Festival dell’Outsider Art e dell’Arte Irregolare, nato nel 2016 su iniziativa del Comitato Nobel per i Disabili e del Dipartimento di Salute Mentale di Bologna.
Il festival, di natura itinerante e a cadenza annuale, approda quest’anno nella Città della Ceramica, patrimonio mondiale dell’UNESCO, dopo essere stato ospitato dalla Libera Università di Alcatraz, Verona, Bologna, Torino, Piacenza e Genova.
Si tratta di un progetto innovativo che, nel corso degli anni, ha coinvolto alcune delle esperienze più significative a livello nazionale e internazionale nell’ambito dell’arte outsider.
Il festival rappresenta un’importante occasione di scambio e confronto con altre realtà italiane ed estere, favorendo la connessione tra competenze e buone pratiche, promuovendo la ricerca e valorizzando l’arte come forma di resilienza di fronte alle crisi. Questo festival affronta il tema della riparazione e resilienza e diventa l’asse centrale della settimana della salute mentale.
L’evento prevede una ricca programmazione che include una mostra nazionale, un convegno internazionale, tavoli di lavoro, spazi espositivi, incontri con le scuole, oltre a proiezioni di film, cortometraggi e mostre collaterali. Tra le attività proposte ci sarà anche il word café, un metodo di confronto informale e inclusivo. Parallelamente, a Caltagirone si terranno le “Giornate per il Benessere Mentale di Comunità“, incentrate sulle nuove frontiere nella cura delle malattie mentali. Ospiterà tantissime persone provenienti da tutta Italia, che saranno presenti in questi giorni a Caltagirone per usufruire delle bellezze della città.
Al Festival, di cui sono stati illustrati finalità e contenuti, danno il loro supporto anche altre realtà come l’istituto di Sociologia “Luigi Sturzo” e sponsor privati (Plastica Alfa, Ceramiche artistiche Navanzino, Magma Concept store d’arte e artigianato, Farmacia Cardiel, Nicolò Morales Ceramiche).
La conferenza stampa di presentazione dell’evento si è svolta ieri 25 settembre, alle ore 12, nell’ufficio del sindaco Fabio Roccuzzo.
All’incontro hanno partecipato, oltre al sindaco, il curatore del festival Domenico Amoroso e Giacomo Sortino, dirigente delle aree Cultura e Welfare del Comune, Giovanna Terranova, e in rappresentanza dell’Asp di Catania , il direttore del Dipartimento di Salute Mentale Carmelo Florio.
Dopo la presentazione del Festival il direttore del Dipartimento di Salute Mentale Carmelo Florio ha detto:
“L’iniziativa si inserisce in un contesto che potrebbe sembrare legato semplicemente alla salute fisica, ma in realtà riguarda il benessere mentale, una condizione preesistente che interessa non solo chi ha disturbi mentali, ma anche chi è a rischio. A Caltagirone proponiamo un modello di salute mentale comunitaria, democratica e biologica, che accoglie e ripara, concentrandosi sul concetto di “recovery”, ovvero la guarigione sociale. Questo modello, che ha una lunga storia, è apprezzato in tutto il Paese. Quest’anno, durante la Settimana della Salute Mentale, il tema che affrontiamo è “Non c’è salute senza salute mentale“, sottolineando che la salute è un diritto soggettivo per tutti, anche per coloro che non hanno problemi evidenti. Vogliamo aprire questa discussione alla comunità locale, unendo la ricchezza culturale di Caltagirone con la varietà di eventi del festival.”
Ha aggiunto il dottor Domenico Amoroso, coordinatore e curatore del Festival:
“Questa edizione del Festival di Caltagirone si distingue dalle otto precedenti per alcune novità importanti. La caratteristica principale è la varietà di eventi che abbiamo organizzato, come laboratori, word café, seminari e mostre, distribuiti in diversi luoghi della città, che si presta perfettamente a questo tipo di manifestazioni. Per tre giorni, Caltagirone sarà la capitale italiana dell’Outsider Art. Il tema centrale è la “riparazione”, che esprimiamo al meglio nella mostra principale, curata da me insieme a Eva di Stefano, una delle più importanti studiose di Outsider Art in Italia.
Un aspetto particolare di questa edizione è il coinvolgimento delle scuole di Caltagirone. Volevamo creare occasioni di incontro con gli studenti, e avranno la possibilità di partecipare già dal 3 ottobre, con un’anteprima al Cinema Artanis, grazie alla collaborazione del Multisala Politeama, dove proietteremo video d’arte, d’autore e documentari legati ai temi del festival. Il 4 ottobre, invece, ci sarà un incontro con i curatori, che dialogheranno con gli studenti e li accompagneranno nella visita alle mostre. Questa sarà un’esperienza non solo artistica o scolastica, ma di vita, aiutando i ragazzi a vedere con occhi diversi situazioni e persone che spesso, per paura o pudore, tendiamo a tenere a distanza. Abbiamo già avuto l’adesione del Liceo Scientifico e del Liceo Artistico.”
Ha aggiunto Giacomo Sortino:
“Il Nono Festival dell’Arte Outsider si svolge in una città patrimonio mondiale dell’umanità come Caltagirone, e dedica una particolare attenzione alla ceramica locale, riconosciuta anch’essa come patrimonio immateriale dell’umanità. Da un paio d’anni, e quest’anno per la seconda edizione, la ceramica terapia è inserita nel programma delle città della ceramica, grazie all’IGC, l’Associazione Italiana Città della Ceramica. Questo approccio viene considerato fondamentale nel contesto della riparazione, soprattutto in luoghi vincolati come Caltagirone. A differenza del concetto di rigenerazione urbana, molto diffuso oggi, qui si parla di riparazione, che non è solo materiale, ma anche della coscienza collettiva legata al patrimonio culturale.
Caltagirone, con la sua lunga tradizione legata all’arte outsider, ospita da decenni uno spazio dedicato a questa forma d’arte, all’interno del Museo di Arte Contemporanea (MAC). Questo festival rappresenta quindi un’importante occasione per riflettere non solo sul restauro fisico, ma sulla conservazione e valorizzazione della cultura come vero e proprio “giacimento culturale”.
Infine il sindaco Fabio Roccuzzo ha tenuto sottolineare:
“Il 4, 5 e 6 ottobre, Caltagirone diventerà la capitale nazionale dell’Outsider Art, ospitando il Festival dell’Arte Irregolare, un evento che ho voluto portare qui da Genova. Questo festival non si svolge a Caltagirone per caso, ma è legato al tema della resilienza, poiché la Sicilia, negli ultimi trent’anni, ha sviluppato un sistema virtuoso di accoglienza e inclusione sociale. Qui, l’arte diventa uno strumento per esprimere queste attività di inclusione. All’interno della Settimana del Benessere Mentale, che si tiene a Caltagirone, è stato quindi naturale inserire un festival di rilevanza nazionale, con la partecipazione di centinaia di ospiti provenienti da tutta Italia, tra cui docenti universitari, artisti, operatori e utenti del settore. Questo evento offrirà loro l’opportunità di scoprire la nostra città, patrimonio dell’umanità, che ancora una volta si distingue come simbolo di pace, accoglienza e inclusione.”
Il programma del festival include:
Mostre:
- In&Out di Dino Caruso (26 luglio 2024 – 12 gennaio 2025, MACC)
- Pluriel/Singulier, collettiva di artisti (17 agosto 2024 – 12 gennaio 2025, MAGMA Concept store)
- I ritratti di Santa Maria della Pietà di Francesca Jacona (21 settembre 2024 – 12 gennaio 2025, Museo Diocesano)
Festival:
- 3 ottobre 2024: anteprima con cortometraggi e video d’arte (CinemaTeatro Artanis)
- 4 ottobre 2024: apertura festival, laboratori, inaugurazione di mostre, Word Café
- 5 ottobre 2024: convegno “Repairing cities, repairing souls”, visite guidate alle mostre
- 6 ottobre 2024: visita al Giardino di Costa Luna, riunione del Comitato Nazionale Festival.