Alla scoperta della tradizione di San Giuseppe a Mirabella Imbaccari

Le tradizioni resistono alle avversità dei nostri tempi così, dopo due anni di interruzione causa covid, quest’anno ritornano gli Altari di San Giuseppe a Mirabella Imbaccari, tavolate addobbate e ricche di cibi vari che vengono allestite da molte famiglie per voti di grazie ricevute.

Gaetana Brighina, educatrice socio-pedagogica presso il gruppo Sprar-Sai ordinari di Mirabella che accoglie 8 giovani migranti africane, ha pensato di far conoscere la tradizione alle ragazze: “L’obbiettivo primario è l’inclusione che nasce dalla conoscenza della realtà circostante, con la consapevolezza di sentirsi parte attiva di una società. Mirabella è una piccola comunità che offre delle opportunità di inclusione sociale come possono essere le tradizioni, così ho accompagnato tre ragazze a un panificio per far conoscere come avviene la preparazione del pane di San Giuseppe. Visiteremo anche gli altari del paese venerdì, così le ragazze si renderanno conto della tradizione locale”.

Giovanna Casale col marito Salvatore Traina hanno realizzato i 3 pani tipici: ‘u pagnoccu’ (pane a forma di uomo col bastone che rappresenta San Giuseppe), ‘a cuddura’ (pane rotondo con mani intrecciate, simbolo di preghiera e di benedizione) e ‘u gaddu’ (pane a forma di gallo che ricorda il gallo di San Pietro).

Christelle ed Ella dalla Costa d’Avorio e Aicha dalla Guinea hanno seguito con attenzione e curiosità e si sono poi cimentate nella lavorazione di piccoli cestini decorativi. Venerdì pomeriggio saranno 15 gli altari visitabili in paese, mentre sabato 19 alle 18 ci sarà la messa presieduta dal vescovo Peri alla chiesa matrice.

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