Alingros, una storia iniziata trent’anni fa e che ha ancora molto da raccontare

“L’uomo è ciò che mangia” scriveva il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach nel lontano 1862, riferendosi al fatto che per lui esiste un’unità inscindibile fra psiche e corpo e quindi per pensare meglio (e stare bene anche a livello sociale) bisogna alimentarsi meglio.

Pesata l’importanza dell’argomento, nel settore alimentare (commercialmente parlando) c’è qualcuno che lavora tra le aziende produttrici ed i rivenditori finali (le botteghe alimentari, i ristoranti, le pizzerie, le tavole calde, i bar e via dicendo) e questo “qualcuno” sono gli ingrossi alimentari come Alingros srls, realtà locale ben consolidata nel nostro territorio.

Il settore alimentare è particolare, merita dedizione e costanza e non conosce pausa perché si lavora con un prodotto che ha una scadenza e prima di allora se ne deve garantire la produzione, la conservazione, la distribuzione e la vendita. Voi vi occupate di tutte queste fasi ad eccezione della produzione: qual è il territorio che riuscite a coprire ad oggi?

«Esattamente, noi ci occupiamo di commercializzare il prodotto alimentare e lavoriamo sul Calatino, ma anche in parte del Nisseno come a Gela e Niscemi ed in parte del Ragusano. Diciamo che riusciamo a coprire una buona parte della Sicilia orientale».

Siete una realtà ben consolidata nel territorio e per mantenere salda questa posizione cosa sperate di offrire in più al territorio?

«Siamo grati e riconoscenti ai nostri clienti per la fiducia concordata che ci rinnovano ormai da molto tempo. È vero, godiamo di una certa stabilità che però è mantenuta tale solo se riusciamo ogni giorno a garantire qualità, efficienza e puntualità nel servizio che offriamo. Per noi, il prodotto e il cliente sono “sacri”, meritano attenzione e in un mercato in continua evoluzione come quello alimentare, la lungimiranza è un fattore essenziale per capire in anticipo la giusta direzione da intraprendere e per riflettere sulle scelte migliori da fare, perché il nostro obiettivo è quello di offrire ai nostri clienti la risposta alle loro esigenze, il prodotto e l’azienda migliore alle loro richieste».

Come in ogni settore, anche nel vostro bisogna fare i conti con la concorrenza.

«Lavoriamo in questo ambiente da trent’anni. Finora ci hanno sempre caratterizzato le scelte fatte sui prodotti che commercializziamo e le aziende che li producono, ma anche le scelte fatte sui clienti che vogliamo servire affinché il nostro prodotto venga venduto o lavorato. Ecco, queste scelte dicono chi siamo e ci misurano e confrontano con le altre realtà concorrenti presenti in Sicilia. Premesso questo, possiamo dire che non viviamo una concorrenza vera e propria, se non in quelle rare occasioni in cui magari noi e qualcun altro ci troviamo a proporre lo stesso prodotto nello stesso territorio, ma è raro. Piuttosto per noi è impegnativa la concorrenza di varie aziende che ci propongono la vendita del loro prodotto, perché è qui che dobbiamo essere bravi a scegliere sempre le migliori per i nostri clienti».

Lavorate in un contesto che presenta quali difficoltà?

«Le difficoltà fisiche legate al nostro lavoro ci stanno e non possiamo lamentarci perché, come in tutti i lavori, quando si vuole costruire qualcosa d’importante non possono mancare ed i risultati si misurano con il sudore della fronte. L’attenzione invece dovrebbe concentrarsi sulle difficoltà legate alla pressione fiscale che spesso soffoca le aziende e la nostra non è esclusa da questa situazione. Crediamo che sia un peccato perché se nelle casse dell’azienda resterebbe qualcosa in più, il vero imprenditore la investirebbe per crescere e portare sviluppo nel territorio».

La produzione, la distribuzione, il commercio di un prodotto alimentare chiamano in causa tante realtà che influenzano il nostro stile di vita; allo stesso tempo, queste realtà, sono influenzate dalle scelte economiche, sociali e politiche del nostro territorio. Parliamo di uno scambio continuo e reciproco che non può essere trascurato perché, alla fine, siamo quello che mangiamo.

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