Acireale, caos nel Comune: dimissioni del sindaco Alì?

Il passaggio di tre consiglieri comunali Ugo Trovato, Angela Fichera e Sara Pittera tra le fila dell’opposizione, decreta la fine del progetto targato Cinque Stelle ad Acireale e, di conseguenza, il crollo di basi solide per l’amministrazione Alì che adesso, con senso di responsabilità, deve riflettere se proseguire o no il proprio percorso amministrativo da sindaco. La maggioranza adesso viene a trovarsi in minoranza con 10 consiglieri, mentre prima erano 14, mentre la minoranza al momento è in maggioranza con 14.

Il sindaco Alì prende atto che in consiglio non ha più la maggioranza, malgrado la legge elettorale fa sì che la maggioranza dei consiglieri provengano dalla sua stessa lista per effetto del trascinamento legato alla sua elezione. Inutile aver firmato un patto di impegno morale preelettorale. Quello che oggi si è venuto a realizzare, afferma il sindaco, è qualcosa di tipico della prima Repubblica, qualcosa che il meccanismo elettorale del premio di maggioranza, avrebbe dovuto evitare. Qualcosa di molto lontano di quello che avevano promesso agli elettori.

Il Sindaco fa sapere che non ha alcuna intenzione di adattarsi ad accordi ed a trasformismi, a richieste di assessorati che non siano mirati all’interesse della città. A seguito delle dimissioni del vicesindaco Carmelo Grasso, sin dal primo momento il Sindaco ha fatto capire a tutti che avrebbe nominato come assessore all’urbanistica una persona esterna alla maggioranza. Questa scelta, pare, abbia fatto storcere il naso ai componenti del gruppo “La città che vogliamo” che, a loro volta, avrebbero fatto capire che sarebbe stato più giusto “pescare” il nome del nuovo assessore dal loro gruppo. Da qui la rottura. Il primo cittadino dichiara inoltre che, in questi giorni, rifletterà sulla situazione per poi trarre le dovute conclusioni, tenendo sempre conto prima di tutto del bene della città. Un suo passo indietro immediato permetterebbe di votare a ottobre (o il 10 o il 24) limitando al minimo il commissariamento della città ma la decisione dovrà arrivare entro sette giorni per non perdere la tornata elettorale di autunno.

(articolo scritto in collaborazione con Salvo Re)

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