La lista civica ‘Orgoglio Mirabellese’, vincitrice delle elezioni amministrative del 2022, ha invitato la cittadinanza a un incontro pubblico per illustrare l’attuale situazione politica. Il motivo sta in un manifesto pubblico in cui la Dc ha dichiarato di lasciare la giunta Ferro accusando il sindaco di non essere leale con l’alleato. Apparentemente i malumori sembrano nati dopo le elezioni di giugno, quando ogni forza politica è riuscita a capire dal voto quanto conta, ma in realtà il disagio della Dc risale a due anni fa con l’elezione del vice presidente del consiglio comunale (la lista ‘Orgoglio Mirabellese’ ora risulta composta da Pd e Lega).
Al museo del tombolo i consiglieri Marco Aranzulla, Simona Fiscella, Salvatore Branciforte, il presidente del consiglio comunale Filippo Granato, l’assessore Vincenzo Naso, il vice sindaco David Granato e il sindaco Giovanni Ferro hanno rivendicato il buon lavoro dell’amministrazione comunale a favore della comunità (30 milioni del Pnrr per vari progetti in paese come il nuovo campo sportivo, il parco urbano, l’asilo nido, la ristrutturazione del palazzo municipale, della scuola elementare e del Fabbricato alloggi, l’approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato e dei bilanci degli ultimi dieci anni, l’uscita dal dissesto e finalmente il voto positivo in consiglio comunale del bilancio preventivo per il 2024 che consente alla giunta Ferro 2 di poter programmare gli interventi di spesa secondo la propria visione politica) e hanno rispedito al mittente le accuse della Dc di ‘poltronite’ e mancanza di dialogo corretto, una critica immotivata che la maggioranza ha interpretato come richiesta della Dc di avere più peso e visibilità in giunta. La situazione creatasi spacca la Dc a livello locale perché in giunta restano come indipendenti il vice sindaco David Granato e il consigliere comunale Valerio Martines, invece la consigliera comunale Dc Stefania Profeta va all’opposizione.
Da non dimenticare che anche il Movimento 5 Stelle, pur non avendo suoi rappresentanti in giunta o al consiglio comunale, non appoggia più l’amministrazione comunale e c’è stata la delusione del referente Michele Barbuscia perché è stata negata la possibilità di un dibattito pubblico, atteso anche dalla Dc.
“Non cambia nulla, noi andiamo avanti e siamo più forti di prima”: queste le parole della maggioranza che resta compatta e unita nell’affrontare il lavoro dei rimanenti tre anni.
Abbiamo chiesto al segretario Dc Giuseppe Novello un chiarimento sulla posizione del suo partito:
“Da un incontro con il Sindaco, avvenuto nel mese di maggio, con la nostra forza politica la DC, in risposta alle nostre lamentele in merito alle attività politico amministrative, portate avanti dal primo cittadino, senza nessuna progettualità né condivisione (in due anni di amministrazione non ha sentito il dovere di indire una riunione di maggioranza), in risposta alle nostre lamentele che altre non sono che le lamentele registrate dai cittadini, il sindaco affermava di avere l’intenzione di azzerare la giunta e di voler provvedere alla nomina di una nuova giunta a suo dire più qualificata. Attenzione, l’incontro per noi doveva essere un incontro costruttivo, finalizzato a fare un’analisi dell’operato alla scadenza dei primi due anni. Un modo per valutare l’operato amministrativo e, allo stesso tempo, verificare gli obiettivi dalla stessa raggiunti.
La DC non è assolutamente alla ricerca di poltrone, unico esclusivo obiettivo è quello di soddisfare i tanti bisogni sollevati dalla collettività. Il Sindaco, a distanza di qualche tempo, piuttosto che indire una nuova riunione, come concordato dalla precedente, ha ritenuto opportuno comunicare attraverso un canale non istituzionale, che non era più sua intenzione rivalutare l’operato amministrativo perché a suo dire va tutto bene. A suo dire però, peccato che la comunità non concordi con il primo cittadino. A questo punto, la DC decide all’unanimità, attraverso un’assemblea di partito, di ritirare le cariche politiche presenti in amministrazione, dichiarando la propria indipendenza in seno al C.C. Ció che più ci lascia perplessi é il totale silenzio dell’opposizione.
Rammarico per la “scorrettezza politica” di chi essendo stato nominato e votato dagli elettori della DC ha scelto di disattendere a quelle che erano le direttive dall’assemblea del partito. Evidentemente per qualcuno la lealtà è un numero di porta. Saranno le persone interessate a giustificare l’atteggiamento sleale e scorretto verso gli elettori e la comunità tutta. La DC continuerà a registrare in modo attento e si farà portavoce delle lamentele della nostra comunità e vigilerà sull’operato amministrativo nell’interesse supremo del paese. Attraverso i canali sovracomunali e la deputazione regionale di riferimento, continuerà a lavorare al fine di sopperire alle grandi lacune che questa amministrazione purtroppo fa registrare da due anni a questa parte”.