40 anni di Goldrake, nel 1978 veniva trasmesso Atlas Ufo Robot

40 anni di Goldrake, nel 1978 veniva trasmesso Atlas Ufo Robot.Una rivoluzione per i bambini dell’epoca, lasciando una traccia indelebile nel tempo.

40 anni di Goldrake. Il 4 aprile 1978, alle 18,45 sulla Rete 2, veniva trasmesso Atlas Ufo Robot e fu una rivoluzione per i bambini dell’epoca, lasciando una traccia indelebile nel tempo. Negli ultimi anni sono stati pubblicati diversi libri che analizzano il fenomeno Goldrake e di recente sono apparsi in libreria due saggi di grande interesse: “C’era una volta Goldrake – La vera storia del robot giapponese che ha rivoluzionato la TV italiana” di Massimo Nicora (662 pagine, società editrice La Torre) e “Shooting star. Sociologia mediatica e filosofia politica di Atlas Ufo Robot” di Marco Pellitteri e Francesco Giacomantonio (250 pagine, editore Fondazione Mario Luzi).

La storia del principe Duke Fleed (Actarus), esule sulla Terra e costretto a combattere l’esercito di Vega con il robot Goldrake, è una storia di ‘resistenza all’invasore’, dove la guerra si rende necessaria per contrastare il male sordo alla ragione. I due saggi ricostruiscono la storia di Goldrake, analizzando l’influenza del cinema di fantascienza americano, le creazioni dell’autore Go Nagai con la saga dei due Mazinga, i contenuti della Tv dei ragazzi, il successo ricevuto in Italia e Francia, l’impatto negativo e le polemiche degli adulti, con stimolanti e approfondite riflessioni sul significato che Goldrake può avere anche oggi. I due libri presentano una ricca documentazione con articoli dell’epoca e “Shooting Star” è anche impreziosito dalle interviste a Go Nagai, al regista Tomoharu Katsumata e al musicista Shunsuke Kikuchi.

Agli autori, un giornalista esperto di media e due ricercatori di sociologia all’università di Bari e Kobe (Giappone), abbiamo chiesto perché ricordare l’anniversario dei 40 anni di Goldrake.

Massimo Nicora: “Goldrake ha un duplice valore, televisivo e sociale. Nel primo caso ha rivoluzionato la tv italiana cambiando completamente il modo di intendere la TV dei ragazzi e aprendo di fatto le porte all’invasione dei cartoni animati giapponesi. Nel secondo caso perché ha lasciato un segno indelebile nella memoria di almeno due generazioni di ragazzini ormai diventati adulti. Il messaggio di Goldrake è positivo e valido ancora oggi. E’ un messaggio di pace, di giustizia, di collaborazione”.

Per Francesco Giacomantonio “Goldrake è stato un’anime la cui influenza ha avuto un carattere quasi simbolico e ha determinato una sorta di sbalzo dimensionale dal punto di vista degli immaginari sociali. Forse uno dei suoi messaggi principali, oltre a un certo canone etico e di giustizia, è stato quello, in chiave politica, del pacifismo, dell’equilibrio e della cooperazione”.

Infine Marco Pellitteri risponde: “A 40 anni di distanza Goldrake è un eroe che ha ancora molte cose da dirci. Sul piano puramente narrativo, la serie Atlas Ufo Robot mostra le inquietudini e l’anelito al progresso e alla pace di gran parte della società giapponese degli anni Settanta: la Toei Animation desiderava creare un eroe romantico, tormentato, e una storia in cui i temi dell’inquinamento radioattivo, dell’invasione e della resistenza al conquistatore fossero sostenuti da una filosofia della resilienza. La resilienza è un processo di reazione positiva a un trauma, individuale o collettivo. Il Giappone è un esempio di grande resilienza per ovvi motivi storici; così Actarus, scampato alla morte del suo pianeta che ha visto morire i suoi cari, il suo pianeta e ha trovato miracolosamente rifugio in un luogo che lo ha accolto come figlio adottivo (ancora una volta abbiamo la storia di un migrante, come quella di Superman, e di un migrante che ha risorse morali, prima ancora che superpoteri fisici, con i quali viene accettato e amato dal luogo e dalle persone che lo accolgono; di questi tempi è un messaggio da accogliere come esempio di umanità). Sul piano della storia del costume e della televisione in Italia Atlas Ufo Robot è chiaramente un capitolo di estrema importanza per l’Italia, per la rivoluzione estetica e tematica che portò con sé. L’animazione giapponese per la televisione era limitata ed economica ma molto efficace sul piano dinamico, su quello espressivo, su quello della capacità di avvincere. Goldrake invita a fantasticare fra stelle e battaglie cosmiche e nello stesso tempo a interiorizzare valori profondamente terrestri. Goldrake combatte mostri fisicamente impossibili ma che sono moralmente molto realistici perché malvagi e autoritari. Actarus e i suoi alleati terrestri professano la solidarietà, la lealtà, l’amicizia e l’amore. Goldrake è un classico da recuperare e coltivare perché attuale nei contenuti e solido nelle direttive morali ed educative”.

Rosario Scollo

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