
Questa giornata non è solo un momento per coccolare i propri amici a quattro zampe, ma anche un’occasione per sensibilizzare sulle loro necessità, promuovere l’adozione e combattere l’abbandono.
Il 17 febbraio si celebra la Festa del gatto, mentre l’8 agosto è la Giornata Internazionale del Gatto e il 17 novembre la Giornata nazionale del gatto nero. L’idea di dedicare una giornata ai gatti è nata nel 1990 su iniziativa della giornalista e scrittrice Claudia Angeletti, che propose un sondaggio sulla rivista Tuttogatto per scegliere la data più adatta. La proposta vincente fu quella della signora Oriella Del Col, che indicò il 17 febbraio come il giorno perfetto per celebrare questi animali tanto amati quanto misteriosi.
La scelta del mese di febbraio non è casuale: questo periodo dell’anno è legato al segno zodiacale dell’Acquario, considerato simbolo di libertà e anticonformismo, caratteristiche che ben si sposano con la natura indipendente del gatto. Inoltre, il numero 17 è da sempre legato a superstizioni e viene considerato un numero sfortunato. I gatti sono da sempre protagonisti di miti e leggende: nell’antico Egitto erano considerati animali sacri, mentre nel Medioevo vennero associati alla stregoneria.
In Sicilia vive una delle popolazioni più numerose di gatto selvatico presenti in Italia, soprattutto sull’Etna, sui Nebrodi e sulle Madonie. Ma il gatto selvatico popola anche i boschi più selvaggi e inaccessibili dei nostri monti Peloritani. Amati o viziati, randagi o di razza, persiani, neri, bianchi o con striature, i gatti sono creature affettuose, intelligenti e in grado di portare serenità nelle nostre vite.
Festeggiare il 17 febbraio significa anche ricordare l’importanza del rispetto per questi animali, sostenendo campagne di adozione responsabile e sensibilizzando contro il randagismo. In molte città italiane si organizzano eventi, mostre e iniziative benefiche per aiutare i gatti meno fortunati e promuovere il loro benessere.
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