
Lo scorso 24 gennaio sono stati premiati i 98 Comuni Rifiuti Free. Aumentano a 303 i Comuni Ricicloni. Dimezzata la produzione di rifiuti indifferenziati negli ultimi 7 anni.
Una Sicilia sempre più “Riciclona”, che di anno in anno, grazie all’impegno delle tante amministrazioni comunali e di milioni di cittadini siciliani, sta avviando un concreto cambiamento nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Lo dimostra il numero delle realtà che, a fine 2023, hanno superato il 65% di raccolta differenziata: sono ben 303, cioè quasi l’80% dei comuni siciliani.
Cresce, inoltre, di anno in anno il numero dei Comuni Rifiuti Free, passati dai 33 del 2020 ai 98 del 2023, caratterizzati da una produzione di rifiuti indifferenziati inferiore ai 75 kg pro capite.
Ancora nessun comune capoluogo di provincia figura quest’anno tra i Comuni Rifiuti Free, con Ragusa che si conferma comunque il più virtuoso per la percentuale di raccolta differenziata, raggiungendo il 70,8%. Continuano, invece, a segnare il passo Palermo e Catania, rispettivamente al 16,5% e al 36%, che, con la loro produzione di rifiuti indifferenziati, rimangono i principali responsabili delle crisi delle discariche.
La classifica nel Calatino
Ecco la classifica nei quindici centri del comprensorio Calatino–Sud Simeto, che si attestano in media al 73,44%:
San Michele di Ganzaria: 80,01%; Licodia Eubea: 79,05%; Grammichele: 78,00%; Mazzarrone: 76,08%; Castel di Iudica: 76,04%; San Cono: 77,04%; Mirabella Imbaccari: 75,00%; Scordia: 74,03%; Mineo: 72,06%; Militello in Val di Catania: 71,04%; Palagonia: 71,04%; Raddusa: 71,05%; Ramacca: 70,06%; Caltagirone: 66,09%; Vizzini: 65,05%.
Licodia Eubea premiata come Comune “Rifiuti Free”
Il Comune di Licodia Eubea è stato premiato come Comune “Rifiuti Free” per aver contenuto la produzione di rifiuti entro i 75 kg per abitante all’anno e aver raggiunto il 65% di raccolta differenziata. Un traguardo che merita un sentito ringraziamento da parte dell’amministrazione comunale ai cittadini che rispettano le regole di conferimento dei rifiuti e agli operatori ecologici che quotidianamente si prendono cura del paese.
L’opposizione di Legambiente agli inceneritori
Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia, ha dichiarato che proporre gli inceneritori come soluzione alle criticità nella gestione del ciclo dei rifiuti è un’idea velleitaria e che sostenere che tali impianti renderebbero le città più pulite è falso. Ha sottolineato che Legambiente continuerà a opporsi a queste scelte, considerate insostenibili sia dal punto di vista ambientale che economico, poiché allontanano dagli obiettivi europei sull’economia circolare.
Castronovo: A rischio i fondi del PNRR per l’economia circolare
Secondo Castronovo, mentre il presidente Schifani, per realizzare gli inceneritori, si è fatto nominare commissario straordinario, ha destinato 800 milioni di euro dal FSC e intende accelerare i tempi, per gli impianti dedicati all’economia circolare non è prevista alcuna novità. Inoltre, ha evidenziato il rischio che quelli finanziati dal PNRR possano andare perduti a causa dei ritardi burocratici. Ha ribadito quindi l’opposizione di Legambiente a queste scelte industriali, giudicate non sostenibili né dal punto di vista ambientale né economico, in quanto allontanano la Sicilia dagli obiettivi europei in materia di economia circolare.
Fonte: Legambiente