
L’11 febbraio si celebra la Giornata Mondiale del Malato, un appuntamento importante per riflettere sul valore della sofferenza e della cura.
Questa giornata ricorda che i malati non sono soli, ma parte integrante della comunità cristiana, e che nella sofferenza è possibile trovare un incontro speciale con Dio e con gli altri. Ogni anno la Chiesa propone un tema specifico per guidare la riflessione sulla malattia e sulla sofferenza, promuovendo solidarietà e attenzione verso i più fragili. La celebrazione principale si svolge in un Santuario mariano di particolare significato, mentre nelle diocesi di tutto il mondo vengono organizzate Messe, momenti di preghiera e iniziative di solidarietà.
Questi gli appuntamenti diocesani in Sicilia
A Caltagirone, presso la Chiesa Giubilare Maria SS. del Ponte si è tenuta una solenne Celebrazione Eucaristica per ammalati, familiari, operatori sanitari e volontariato, presieduta dal Vicario Generale don Salvatore De Pasquale. Venerdì 14 febbraio, il Vescovo mons. Calogero Peri visiterà il Presidio Ospedaliero “Gravina” di Caltagirone, incontrando pazienti, familiari e personale sanitario. Alle 12:30 celebrerà l’Eucaristia nell’area CUP. Alle 15:30 farà visita agli ammalati dell’Hospice “G.B. Fanales” e alle 17:00 agli anziani della R.S.A. Padre Pio.
A Ragusa accoglienza delle reliquie presso la Chiesa Madre San Giorgio, alle 20:00 Veglia di preghiera e letture dagli scritti di Santa Bernadette e alle 21:00 momento di preghiera presso il Monastero delle Benedettine a Ragusa Ibla.
A Siracusa presso il Santuario Madonna delle Lacrime, si celebrerà il Giubileo Diocesano degli Ammalati e del mondo della Sanità, con eventi dedicati ai sofferenti e agli operatori sanitari.
A Palermo nella Cattedrale, si terrà una Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Mons. Corrado Lorefice, seguita da un momento di preghiera con i flambeaux. Queste iniziative mirano a offrire sostegno spirituale ai malati e a riconoscere l’importante ruolo degli operatori sanitari e dei volontari nella cura e nell’assistenza.
Origine della Giornata Mondiale del Malato
La Giornata Mondiale del Malato è stata istituita da San Giovanni Paolo II il 13 maggio 1992, e celebrata per la prima volta l’11 febbraio 1993, nella memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes. Papa Giovanni Paolo II volle questa giornata per sensibilizzare la Chiesa e la società sull’importanza della cura dei malati e del significato cristiano della sofferenza, promuovendo un’attenzione pastorale sempre più vicina a chi soffre e a chi se ne prende cura.
La Giornata Mondiale del Malato nel Giubileo della Speranza
La Giornata di quest’anno assume un significato più profondo, perché si inserisce in un contesto speciale, quello dell’Anno del Giubileo della Speranza, un anno dedicato alla riflessione sulla speranza cristiana. Essa rappresenta un’occasione per riflettere sul valore della sofferenza, sulla solidarietà che siamo chiamati a vivere verso chi è ammalato e sofferente, e sull’amore compassionevole che Gesù ha mostrato nei confronti dei malati e dei poveri. In particolar modo quest’anno, in cui viviamo il Giubileo della Speranza, siamo invitati a guardare alla sofferenza non come un peso insopportabile, ma come un’opportunità per rinnovare la nostra fiducia in Dio, che è sempre vicino a noi, soprattutto nei momenti più difficili della vita. Il messaggio di Papa Francesco ha come tema «La speranza non delude» (Rm 5,5) e ci rende forti nella tribolazione. Il Papa ringrazia tutti coloro che si prendono cura dei malati e li affida a Maria, Salute degli Infermi, con una preghiera di protezione.