
Ogni anno, il 2 febbraio, il mondo celebra la Giornata Mondiale delle Zone Umide, un evento istituito nel 1997 per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questi ecosistemi fondamentali. La data coincide con l’anniversario della firma della Convenzione di Ramsar, avvenuta il 2 febbraio 1971 in Iran, il primo trattato internazionale dedicato alla protezione e alla gestione sostenibile delle zone umide.
L’importanza delle zone umide
Le zone umide, come paludi, torbiere, laghi e tratti costieri poco profondi, svolgono un ruolo cruciale per la biodiversità e il benessere umano. Questi habitat accolgono una ricca varietà di specie animali e vegetali e forniscono risorse essenziali come acqua e cibo. Inoltre, sono fondamentali per la regolazione del clima, grazie alla loro capacità di assorbire il carbonio e di attenuare gli effetti degli eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici.
Le iniziative per la tutela
Nel corso degli anni, la celebrazione della Giornata Mondiale delle Zone Umide ha visto la partecipazione attiva di governi, organizzazioni non governative e gruppi di cittadini. Ogni edizione ruota attorno a un tema specifico: per il 2025 lo slogan scelto è “Proteggere le zone umide per il nostro futuro comune – Valorizzare, proteggere, ispirare”.
Le attività organizzate in tutto il mondo includono seminari, escursioni naturalistiche, concorsi artistici, programmi educativi, pulizia delle aree umide e iniziative politiche per promuovere nuove misure di conservazione. L’obiettivo principale è sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza della protezione di questi ambienti fragili.
La situazione in Italia e in Sicilia
Attualmente, l’Italia conta 57 zone umide di importanza internazionale riconosciute dalla Convenzione di Ramsar, distribuite in 15 regioni per un totale di 73.982 ettari. Questi ecosistemi rappresentano un patrimonio naturale di inestimabile valore, che necessita di tutela costante contro le minacce derivanti dall’urbanizzazione, dall’inquinamento e dal cambiamento climatico.
In Sicilia, sono tre le zone designate come “Zone umide di importanza internazionale”: il Biviere di Gela (1988), la Riserva Naturale di Vendicari (1989) e le Saline di Trapani e Paceco (2017). Inoltre, altre tre aree sono in fase di designazione: le Paludi Costiere di Capo Feto, Margi Spanò, Margi Nespolilla e Margi Milo; i Laghi di Murana, Preola e Gorghi Tondi; e lo Stagno Pantano Leone.Queste zone rappresentano ecosistemi di grande rilevanza per la biodiversità e la conservazione della fauna e flora locali, rendendo essenziale un impegno costante per la loro protezione.
La Giornata Mondiale delle Zone Umide è un’occasione per riflettere sull’importanza di questi ambienti e sull’urgenza di adottare misure efficaci per la loro conservazione. Proteggere le zone umide significa garantire un futuro più sostenibile per il pianeta e per le generazioni future.